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Il brutto anatroccolo dipinto di rosso

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Lanuova Ferrari presentata ieri sul web ha mantenuto le aspettative estetiche: non è bella. Vogliamo dire un tipo? Forse anche simpatico, chissà se vincente. Ed è questo che conta. La F2012, nome di battesimo nel segno della tradizione così come la livrea dove prevale un rosso fiammante, è estrema e rompe con le recenti delusioni. La novità principale è il muso «a ornitorinco» più scalino che serve ad alzare al massimo la parte inferiore e ottenere benefici aerodinamici (sui blog si leggono già i primi commenti critici, ma il chief designer Tombazis taglia corto: «poco gradevole, ma molto efficace»), tutte le sospensioni sono a tirante. Non succedeva da undici anni. All'anteriore squadrato segue un posteriore altrettanto «inquietante» con fiancate bombate che si restringono vistosamente nella parte finale, mentre i tubi di scarico soffiano verso la parte centrale del nuovo alettone posteriore, quasi davanti alle gomme, ma saranno corretti dopo i primi test. «Quest'anno abbiamo preso più rischi in termini di layout di base» ha detto il dt della scuderia di Maranello, Pat Fry, padre del progetto 663. Si affida ai segni premonitori, il presidente Montezemolo: «Spero che questa neve porti buona fortuna. Quando nacque Enzo Ferrari, ci fu una grande nevicata e la madre poté denunciarne la nascita solo il giorno successivo. Una coincidenza che ci darà la forza per affrontare una stagione molto importante». Al capo della Ges, Domenicali, «basta» che sia «subito competitiva e vincente». E i driver? Fiducioso Massa e determinato Alonso: «Inizio la mia terza stagione qui con la stessa convinzione di sempre. Dico ai tifosi che lotteremo per il titolo». Gli scommettitori bancano il trionfo di Alonso a 4,50 e quello della Ferrari a 6, più accreditata la McLaren. La pista dirà chi ha preso la direzione giusta già il 7 febbraio con le prove a Jerez, ci sarà anche la Red Bull che ha cambiato poco. A Maranello dovevano osare e lo hanno fatto. Basterà?

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