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Lazio a caccia dell'impresa

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Il tecnico della Lazio, Edoardo Reja

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La Lazio ci prova, ancora a San Siro dopola beffa di domenica sera, staserà però ci sarà il Milan campione d'Italia negli ottavi della coppa nazionale. Sfida senza appello con eventuali supplentari e rigori al termine dei novanta minuti regolamentari, una sfida complicata per i biancocelesti reduci da due sconfitte esterne consecutive dopo una serie incredibili di blitz in trasferta. Reja si è convinto a schierare la squadra migliore seppure con le precazioni del caso per Ledesma e Klose. Il primo è alle prese con una distorsione alla caviglia che si porta dietro da una decina di giorni, il tedesco va gestito anche pensando ai tanti prossimi impegni ravvicinati. Il tecnico prepara un innovativo 3-4-1-2 con il ritorno alla difesa a tre più per necessità (mancano i centrocampisti) che per scelta. «Le competizioni sono tutte importanti - ha detto l'allenatore biancoceleste a Formello prima della partenza per Milano - e poi in Coppa Italia ho visto che abbiamo anche una tradizione favorevole. Abbiamo qualche acciacchino, ma vedremo la miglior Lazio possibile. Cercheremo di andare lì per fare il massimo. Sulla partita contro l'Inter non puoi dire nulla alla squadra: loro erano in difficoltà e non hanno visto palla sino al gol di Milito, il risultato è stato condizionato dalla terna arbitrale. Forse non siamo ancora pronti dal punto di vista mentale per vincere gli scontri diretti, vediamo se nel girone di ritorno faremo questo passo in avanti per maturità». Toccherà a Cisse più per mancanza di alternativa che per voglia di dare fiducia all'attaccante francese. Con lui giocherà Rocchi e a Reja non resta che pregare su qualche segnale positivo da parte del discusso Djibril: «Cisse dice che gioca poco? Forse si riferisce alla partita di domenica. Sono un po' amareggiato per lui perchè vorrei che trovasse un rendimento migliore, mi auguro che si sblocchi il prima possibile». Formazione fatta con il problema fisico di Radu che costringe il tecnico a tornare al vecchio schema. In difesa Diakitè, Stankevicius e Radu, centrocampo a quattro con Konko, Gonzalez, Matuzalem e Lulic, Hernanes dietro alla coppia Cisse-Rocchi. Arbitra Gervasoni e i biancocelesti tremano ripensando a Siena dove la pessima prova di Klose & Co. fece passare in secondo piano una direzione modesta e in alcuni momenti persecutoria. Ci vorrà una Lazio da sogno per l'impresa e sfidare la Juve in semifinale.

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