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Federer cede al tabù Nadal Oggi Murray sfida Djokovic

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Nellaprima attesa semifinale dell'Australian Open, 27° atto della sfida infinita, lo spagnolo vince la resistenza dello svizzero (6-7 6-2 7-6 6-4), doppiandolo nel conto complessivo dei confronti diretti (18-9) con una prova perfetta. Per Federer non c'è nulla da fare: troppo lunga la partita (tre ore e 42 minuti), troppo «lento» il campo della Rod Laver Arena e soprattutto troppe occasioni sprecate. Lo svizzero ha cominciato alla grande, scappando subito 4-1 ma poi faticando oltremodo per chiudere il primo set al tie-break. Preso un break di vantaggio anche nel secondo, Federer si è distratto, sbagliando troppo (36 errori col diritto) e sprecando buone occasioni anche nel terzo (4-3 e servizio) e quarto set (palla break sul 4-3), prima di arrendersi: «Contro di me Rafa gioca sempre partite straordinarie». Nadal ha dimostrato ancora una volta una fantastica tenuta mentale. Lo spagnolo ha forse perso un poco di esplosività fisica, ma ha mantenuto intatta la capacità di lottare su ogni palla, dal primo all'ultimo punto, senza mai abbattersi o lasciarsi distrarre dagli imprevisti (vedi i fuochi artificiali australiani). «Ricorderò a lungo questa vittoria - ha spiegato Nadal - arrivare in finale qui mi dà grande fiducia». E stamattina (ore 9.30, diretta Eurosport) Rafa conoscerà il nome dell'avversario: «Chi preferisco tra Djokovic e Murray? Quello che giocherà peggio». Già definita, invece, la finale del torneo femminile. Con una (parziale) sorpresa: la corsa verso il numero uno della giovane ceca Kvitova si è fermata davanti alla grinta di Maria Sharapova (6-2 3-6 6-4). E così domattina sarà la 24enne siberiana a giocarsi il ritorno sul trono mondiale (dove manca dal giugno 2008) contro la bielorussa Azarenka, alla prima finale Slam festeggiata con un pianto di gioia dopo il successo (6-4 1-6 6-3) sulla campionessa in carica Kim Clijsters: chi vince conquista Melbourne e il n. 1 in classifica. Dan. Pal.

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