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La Roma guarda avanti

Luis Enrique

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De Rossi è il tormentone del momento, Luis Enrique quello che verrà, Sabatini uno potenziale. Bolle parecchia acqua nel pentolone della Roma. Mentre sta tentando di chiudere il rinnovo del centrocampista e vede la meta vicina, la società ha già individuato le priorità del futuro: l'allenatore e il ds. Luis Enrique ha stregato tutti in pochi mesi di lavoro, dalla proprietà americana, ai dirigenti che vivono la quotidianità di Trigoria fino a gran parte della squadra, a tal punto da accelerare nei pensieri della Roma l'idea di blindarlo con un contratto più lungo. Non è un'urgenza, ma risolvere in largo anticipo la questione agevolerebbe la programmazione del mercato e la gestione dello spogliatoio. Il contratto attuale dello spagnolo scade nel 2013, con un'opzione di rinnovo per un'altra stagione, e all'orizzonte c'è già una nuova proposta triennale da presentare all'allenatore, suggerita dagli americani (Pallotta in primi) e sposata in pieno dal dg Baldini. La Roma vuole offrire a Luis Enrique un accordo fino al 2015, con lieve ritocco verso l'alto dello stipendio. In questa stagione il tecnico asturiano guadagna 2,9 milioni lordi più premi, l'anno prossimo salirà a 3,1: cifre che lo hanno fatto entrare subito nell'elite dei tecnici più pagati della serie A e potrebbero ancora aumentare. A patto che Luis Enrique accetti di legarsi così a lungo al progetto romanista. E qui viene il problema, perché l'asturiano continua a osservare con grande interesse le vicende della «casa madre». Non è un mistero che Guardiola sia arrivato quasi al capolinea della sua straordinaria esperienza con il Barcellona e tra i papabili successori c'è sicuramente l'ex tecnico della squadra B catalana. Probabile, quindi, che Luis Enrique prenderà tempo dopo aver ricevuto la proposta formale della Roma. Quello che Sabatini ha già fatto, nonostante sia l'unico nella nuova «triade» di dirigenti ad avere il contratto in scadenza a giugno. Persino l'«esonerato» Pradè e il «dirottato» Conti sono legati al club fino al 2013, un anno in più di Sabatini che ha voluto firmare per una sola stagione alle stesse cifre di Baldini (600mila euro), un po' perché, quando ha accettato di salire a bordo, la nave americana era appena partita dal porto, un po' perché non ama i contratti troppo lunghi. Ma la proprietà è molto soddisfatta della sua opera sul mercato - gli acquisti azzeccati superano di gran lunga quelli finora deludenti - lo considera un punto fermo del progetto tecnico al pari di Luis Enrique e gli ha già proposto di rinnovare l'accordo alle medesime condizioni attuali per uno o più anni. Sabatini, al momento concentrato sul mercato di gennaio, ha chiesto di rinviare la questione ad aprile-maggio, quando i risultati del suo lavoro saranno ancor più evidenti. Tutto lascia pensare che la sua seconda esperienza da romanista, dopo quella poco fortunata da giocatore, possa durare a lungo, anche se la Fiorentina resta lì a corteggiarlo. Intanto un altro dirigente è pronto a prendere possesso della scrivania nei già affollati piani alti di Trigoria: Christhop Winterling si insedierà nel ruolo il direttore commerciale della Roma (attraverso la Soccer Sas) dal 1° febbraio. La valorizzazione del marchio è un'altra priorità e sarà utile in questo senso la tournée estiva in America. C'è già una prima data: amichevole con il Liverpool fissata il 25 luglio al Fenway Park di Boston, a casa DiBenedetto. New York e Chicago le tappe successive.

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