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Mezzogiorno di fuoco per il tecnico biancoceleste

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Alle12.30 contro l'Atalanta sarà un mezzogiorno di fuoco e ci vorranno testa e cuore per ritrovare la vittoria che manca in campionato dal 10 dicembre. Dopo il successo di Lecce, sono arrivati solo due pareggi contro Udinese e Chievo e la scoppola di Siena a certificare le difficoltà della banda biancoceleste. Infortuni, preparazione inadeguata, la solita crisi di gennaio delle squadre di Reja, l'ostinazione del tecnico nel volersi affidare a un modulo non adatto ai giocatori attuali: tanti i motivi degli stenti delle ultime uscite della squadra biancoceleste, non una sola causa ma più elementi che hanno portato il gruppo ad avvitarsi su se stesso fino alle deludenti prestazioni. Di certo, non si comprende la volontà ostinata del tecnico di continuare col modulo a rombo pur non avendo mezz'ali di ruolo. Brocchi e Mauri sono fermi ai box, Gonzalez e Lulic sono adattati (nascono come esterni), ecco allora che Ledesma resta da solo in mezzo contro tre avversari. Del resto l'idea estiva era quella di confermare lo schema del passato campionato, quel 4-2-3-1 che aveva esaltato Hernanes tanto da fargli segnare undici gol nel suo primo campionato in Italia. Niente da fare, Reja insiste col fantasista dietro a due punte nonostante la squadra sia in debito d'ossigeno e devastata dagli infortuni. Ma non è tutto perché il tecnico continua a chiedere Parolo o mezz'ali sul mercato perché non vuole ascoltare nessuno. Tocca quindi a lui inventarsi qualcosa per allontanare le ombre, dare qualcosa in più alla squadra magari affidandosi ai giovani piuttosto che schierare giocatori anziani e quasi svincolati come Scaloni, Zauri o Del Nero. Serve un cambio di rotta per non farsi scavalcare dalle inseguitrici. Il campionato della Lazio vive oggi un passaggio molto più decisivo di quanto si possa pensare.

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