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Reja: reagiamo subito

Lazio

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Ora bisogna rimettere insieme i cocci della sconfitta di Siena che ha frantumato le certezze del mondo Lazio. E stasera già si riparte con una partita di Coppa Italia, turno unico valido per gli ottavi di finale della Coppa Italia. In un Olimpico deserto l'avversario dei biancocelesti sarà il Verona, rivelazione del campionato di B, secondo in classifica e avviato finalmente a ritornare nei palcoscenici che merita. In caso di parità al termine dei tempi regolamentari prima supplementari e poi eventuali rigori ma tutti in casa Lazio si augurano di chiudere la pratica senza inutili fatiche aggiuntive. Non sarà facile al di là delle categorie differenti per tanti motivi. Inanzitutto perché la banda Reja è in crisi di gioco e d'identità, secondo perché il Verona corre molto e, in questo periodo, la Lazio non sembra in grado di saper rispondere sotto questo aspetto, infine perché dopo due prove devastanti come quelle contro Chievo e Siena potrebbero aver lasciato segni profondi sulla squadra. Insomma, occhi aperti anche se prima di aprire il capitolo coppa, Reja non dimentica la dabacle di sabato: «Non ci sono singoli giocatori che vanno additati come responsabili - chiarisce il tecnico biancoceleste - dobbiamo chiudere questa parentesi. La sconfitta ci serva per ripartire e tornare ad essere la Lazio che conosciamo». Sull'impegno di stasera (diretta Rai2, ore 21) ha le idee chiare e un po' per scelta (serve un riscatto immediato), un po' per necessità (tanti infortunati ecellenti) metterà in campo i migliori: «Voglio passare il turno - riprende Reja - questa è la nostra volontà e quindi andrà in campo la squadra più forte. Il Verona sta facendo un buon campionato, ci possono mettere in difficoltà». La formazione è stata provata ieri in allenamento e prevede Bizzarri in porta, linea a quattro con Cavanda, Diakitè, Dias e Radu, Ledesma in cabina di regia con Gonzalez e Lulic ai lati, Hernanes dietro alla coppia Cisse-Rocchi. A riposo solo Klose per ovvii motivi, si sogna ormai il gol di Cisse per sbloccare il francese dopo venti partite d'astinenza e si rivedono in panchina Garrido e Zauri e Del Nero più per necessità che per volonta del tecnico di rilanciarli visto che sono da tempo giustamente ai margini della prima squadra. L'allenatore ha parlato anche di mercato e di Lorik Cana, infortunatosi contro il Siena: gli accertamenti alla clinica Paideia hanno confermato i timori e il mediano albanese dovrà stare fermo almeno due mesi per la frattura di due vertebre dopo lo scontro con Pegolo. Reja conferma che c'è bisogno di un rinforzo: «Mi troverò con Tare e valuteremo bene la situazione, certo lo stop di Cana sarà lungo». Intanto ieri mattina il neo acquisto Emiliano Alfaro ha svolto le rituali visite mediche e l'allenatore ha colto l'occasione per precisare la sua opinione proprio sull'attaccante uruguaiano, smentendo contrasti con il diesse Tare. «Ero al corrente della trattativa - ha chiarito dopo la scivolata di venerdì in conferenza stampa - e credo che la società abbia delle strategie anche per un discorso futuro. Non è detto però che resti alla Lazio, può darsi anche che vada via in prestito. Lo valuteremo e poi decideremo insieme a Tare. Dissidi con lui? Vengono fuori cose che non esistono, quello che è stato fatto questa estate è stato sempre concordato. Klose e Cisse incompatibili? Erano additati come una delle migliori coppie del campionato, non è vero che non possono coesistere». Arbitrerà Rocchi di Firenze, non buoni i precedenti con lui ma conterà soltanto vedere la reazione dei biancocelesti per mettersi alle spalle la figuraccia di Siena.

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