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Il Napoli vuole tornare bello di notte

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L'avversariopiù pericoloso per l'Inter resta il manto erboso di San Siro, ancora inaffidabile e scivoloso nonostante le zolle fatte arrivare appositamente da Bordeaux. Ranieri azzecca le scelte soprattutto con il rilancio di Ricky Alvarez che si prende la ribalta di San Siro illuminando la prima mezz'ora del match. Già al secondo minuto assiste Pazzini che dal centro dell'area non riesce a dare il giro giusto al pallone spedendolo al lato. Al 13' l'assist è vincente per il ritorno al gol del Principe Milito. Alvarez è bravo ad attendere la percussione centrale di Zanetti, si allarga a sinistra col tempo gisuto per ricevere il pallone, lo serve sul primo palo per lìanticipo di Milito che puntuale arriva con l'esterno destro e batte Mirante. San Siro esplode e onora il tango di Ranieri che indovina l'anima argentina della formazione. Tre minuti e ancora Alvarez serve Milito che spara alto da posizione invitante, il Parma è alle corde e al 18' incassa il secondo gol. Stavolta lo firma Thiago Motta con un mezzo esterno dalla lunetta dopo un'iniziativa di Milito, ma Mirante si prende una parte della responsabilità tuffandosi in evidente ritardo. Al 20' Biabiany trova campo sulla destra e serve al centro dell'area Giovinco, dimenticato da Samuel e Lucio. Il gioco di testa non è il suo colpo migliore e la mosca atomica gira a lato divorando la possibilità di riaprire il match. Ma è lui il migliore del Parma e lo dimostra al 23' quando provoca l'ammonizione a Samuel e al 30' quando costringe Julio Cesar a sporcarsi i guantoni. Ma al 41' arriva il terzo gol, il secondo di Milito che avvia l'azione appoggiando a Maicon e andando a concludere di testa sul cross del brasiliano, 3-0 all'intervallo. Nella ripresa, inevitabilmente, cala l'intensità soprattutto dell'Inter ma il Parma non riesce ad approfittarne. Così al 56' anche Pazzini partecipa alla festa segnando il quarto gol neroazzurro con un tocco sotto che scavalca Mirante in uscita dopo l'assist di Milito. Il 4-0 mette una pietra sopra le già scarse velleità degli uomini di Colomba. Tra loro solo Giovinco strappa, di quando in quando, applausi al pubblico di un San Siro che al 73' onora il capitano Zanetti. L'argentino segna un autogol nel tentativo di anticipare Pellè ma la rete viene annullata per fuorigioco. Zanetti si scusa pubblicamente e la sua gente applaude a scena aperta. Al 79' anche Faraoni, entrato per Milito 3' prima, firma il tabellino marcando il 5-0 con un bel destro da fuori area, prima grande gioia in carriera. Nonostante l'erba, l'Inter riconquista San Siro.

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