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Un'altra ombra sul calcio

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Un'ondata di malinconia avvolge l'arrivederci che il campionato rivolge al nuovo anno. Una ricaduta, più che un malessere improvviso, la macchia del calcioscommesse torna ad espandersi, il capitano celebrato e santificato dagli ultras atalantini finisce in galera. Colloqui telefonici ispirati da un desolante squallore, tentacoli dell'inchiesta che si allungano perfino a Singapore, come se in Italia non vi fosse ampia disponibilità di farabutti. Dunque tra oggi e domani una formalità burocratica da sbrigare, il campionato si riprende quel turno inaugurale cancellato dalla serrata. Ora del tè con il superstite derby toscano, il Siena in caduta verticale aspetta la Fiorentina, che a sua volta non brilla, contro l'Atalanta è stata gratificata da clamorose sviste arbitrali, Colantuono giustamente imbufalito. Ma l'attenzione è tutta per il MIlan, volto a cercare l'ennesimo controsorpasso sulla Juventus, ormai è abbonato al ruolo di re per una notte. Allegri torna a Cagliari, dove con il suo lavoro si è guadagnato una panchina di grande prestigio. Fa parte, il milanista, di quella parte d'Italia che non ha gradito il distacco di Berlusconi dalla politica, adesso se lo deve sorbire come supervisore tecnico. Non un ordine, un consiglio: far giocare Pato accanto a Ibra, uno volta lo avrebbero definito nepotismo, in realtà è suocerismo. Allegri spera che un eventuale primato propiziato da una vittoria al Sant'Elia possa avere più apprezzabile durata, visto che domani il tardo pomeriggio propone la visita della Juventus al Fruli. L'attende un'Udinese che ha recuperato energie dopo la faticaccia di Europa League e soprattutto morale, per il pari guadagnato all'Olimpico. Per la spettacolare sfida romana, i maggiori rimpianti sono per la Lazio, che avrà tuttavia compito non agevole contro il Chievo di Mimmo Di Carlo, che sa come far giocare male i rivali di turno. Domani chiusura dell'anno anche per la Roma, reduce dalla bella impresa di Napoli e probabilmente in grado di riproporre interpreti di prestigio come Gago e Pjanic. Avrà ancora una trasferta impegnativa, perché il Bologna vale di più della sua classifica, a Genova avrebbe meritato la vittoria e ha finito col perdere. La Roma dovrà confermare i suoi progressi per proseguire la risalita.

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