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«Obiettivo Giordano»

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Rocchi sale a 102 reti e punta il mito laziale «Mi sono fatto trovare pronto e non mi fermo»

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Ilbomber veneziano regala al pubblico dell'Olimpico una prestazione brillante, impreziosita dalla doppietta che ha chiuso una sfida senza storia. Due gol, uno per tempo, per griffare una partita speciale, dedicata al principe dei bomber italiani, Silvio Piola. «La Lazio c'è - afferma al termine della partita - sono contento per il risultato finale. È una vittoria che ci voleva, un successo che arriva dopo un momento particolare. Recentemente erano mancati i risultati, non le prestazioni: la squadra ha sempre giocato bene, c'era mancata un po' di fortuna sotto porta, e maggiore precisione da parte di noi attaccanti. La squadra voleva portarsi a casa i tre punti, siamo scesi in campo con grande determinazione, abbiamo affrontato il Novara col piglio giusto». La Lazio sale a venticinque punti, a ridosso delle squadre di vertice. Il capitano sorride, è il suo terzo gol in altrettante presenze. «Cerco di dare il meglio di me stesso negli allenamenti - confessa - è necessario farsi trovare pronti al momento giusto. Star fuori non è mai piacevole, bisogna trovare la forza di reagire, e dare sempre il massimo». Un gol di testa su assist di Ledesma, una rete al volo - di destro - su lancio di Gonzalez: questa in sintesi la serata dell'attaccante che ora sogna di scalare la classifica dei bomber laziali della storia. «Ora punto dritto al quarto posto di Giordano - afferma sorridendo dopo essersi lasciato alle spalle Renzo Garlaschelli - mi mancano pochi gol per arrivare a ridosso del podio occupato da attaccanti straordinari come Signori, Chinaglia e Piola. Spero di realizzarne quanti più possibile per contribuire ai prossimi successi della mia squadra». Otto reti di distanza, Giordano è a quota centodieci in una lotta a dir la verità impari: ai tempi del bomber trasteverino le reti assegnate erano gol d'autore, con una minima deviazione la realizzazione veniva considerata autorete. Le statistiche hanno regole precise che, in ogni modo, lasciano il tempo che trovano: l'importante è buttarla dentro, con o senza deviazioni. Alla fine, dopo aver chiuso la partita, Rocchi ha raccolto l'applauso del pubblico lasciando spazio a Cisse. "Djibril sta attraversando un periodo particolare - sottolinea il capitano - lui deve cercare di fare il massimo, così come sta facendo in questo momento. Il gol per un attaccante è sempre importante, ma ci sono momenti in cui la palla non vuole proprio entrare, proprio come in occasione del palo colpito col portiere del Novara Ujkani ormai battuto. Aveva trovato lo spunto giusto, aveva superato l'avversario e calciato in maniera perfetta, il palo gli ha tolto una soddisfazione che avrebbe meritato. Sono sincero, è stato davvero sfortunato. Sono comunque convinto che anche lui tornerà presto a metterla dentro». Rocchi sorride e corre sotto la doccia. In testa un altro obiettivo: prendere Giordano per entrare nella storia. Il podio è ancora molto lontano, con Signori, Chinaglia e Piola che appaiono a una distanza considerevole: i primi due sono quasi abbordabili, ma il «mito» sembra imprendibile. Per tutti, non solo per Rocchi.

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