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LE PAGELLE DELLA STAGIONE

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LewisHamilton 9 Se non ci fosse stato lui a insaporirlo con qualche spezia - eccesso di pepe incluso - il polpettone del Mondiale 2011 sarebbe risultato insipido fino all'immangiabilità. Bernie Ecclestone 8 Per come ha supplito alla carenza di spettacolo sportivo portando la F1 su nuovi scintillanti palcoscenici e dandole una cornice migliore del quadro. Rai 7 Copertura tv talmente buona da farsi perdonare taluni eccessi di patriottismo rosso. Fernando Alonso 6 Moscetto in qualifica, oscillante in gara fra solidità e cavolate, ha comunque saputo sfruttare a Silverstone l'unica vera occasione stagionale capitata alla Ferrari. Pirelli 5 Abile nel mascherare le pecche delle sue gomme grazie alla comunicazione. Farà meglio l'anno prossimo grazie all'esperienza accumulata in quello del rientro in Formula Uno. Mark Webber 4 Non tanto per come ha guidato quanto per come ha impietosamente coperto di ridicolo chi, tipo Briatore e i suoi ragazzi del coro, lo spacciava quale campione del calibro dei Vettel e degli Alonso. Michael Schumacher 3 Solo qualche piccolo sprazzo di fine campionato lo salva dallo «zero». Jean Todt 2 La sua Fia si è purtroppo rivelata solo in apparenza diversa da quella di Max Mosley: su regolamenti, giustizia sportiva e gestione commerciale è sempre caos (è solo nascosto meglio, sotto al tappeto). Felipe Massa 1 Non tanto per come ha guidato nel 2011 quanto perché si ostinerà lo stesso a correre nel 2012. Luca Di Montezemolo 0 Ha celebrato il ventennale della sua presidenza Ferrari tirando fuori dal cassetto i discorsi che faceva vent'anni fa («Non resteremo a lungo in una F1 che non serve alla ricerca automobilistica ma fa ricorso a quella dei satelliti»). Giancarlo Baccini

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