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Bianconeri in fuga Ma la Lazio è viva

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Lasorte non premia gli splendidi quindici minuti iniziali della ripresa, palo di Hernanes, miracolo di Buffon. E così il risultato rimane inchiodato al gol firmato nel primo tempo da Pepe sull'asse Vucinic-Marchisio, che regala alla Juve il primato solitario che nessuno per ora può scalfire. Partita autoritaria dei bianconeri, ma la Lazio conferma che le sue ambizioni e la sua posiziione non sono usurpate. A Bergamo, il Napoli rimedia all'ultimo secondo, con Cavani, sull'Atalanta. All'ora del tè, pasticcini per il Novara e per il Catania. Sotto di un gol contro il Parma, i piemontesi operano rimonta e sorpasso con Rubino e Rigoni, centrando la seconda vittoria, neanche stavolta gli emiliani riescono a cancellare lo zero nella casella dei pareggi. Tra i due tecnici ex romanisti, a Lecce, è Montella a esultare, gran gol di Barrientos nel finale, Di Francesco decisamente nei guai, sarebbe potuta andare peggio senza i miracoli di Benassi. Quel che resta del giorno, titolo adeguato per il film della domenica, dopo l'abbuffata degli anticipi, che era cominciata venerdì sera, con l'Udinese volata a riprendersi quel primo posto che aveva già presidiato nel corso della stagione. Non memorabile la prestazione dei friulani, li ha aiutati la illusoria sensazione, da parte della Roma, che ormai il pareggio fosse stato accettato senza problemi. Atteggiamento colpevole e teoricamente estraneo alla filosofia di Luis Enrique, perché il contropiede che ha stroncato Kjaer per esaltare l'eterno Di Natale non era stato figlio di una convinta offensiva, ma soltanto dell'ennesina deprecabile leggerezza. Molto si perdona, alla gioventù, però quando troppo spesso si verificano inconvenienti della stessa natura, una bella raddrizzata diventa inevitabile, anche perché lo spessore dei prossimi impegni reclama attenzione feroce. Ma torniamo agli avanzi di questo turno fin troppo frazionato, del quale potrebbe rappresentare una sorta di coda lo scontro del martedì sera, quando andrà finalmente in scena il recupero di quel Napoli-Juve che si era trascinato polemiche a raffica, per stupide e pretestuose che fossero. Dunque il fascino festivo è tutto nella chance di rincorsa offerta al Milan dal turno casalingo con il Chievo, già fissata in quel momento la classifica delle più ambiziose. Non finiscono i guai per Allegri, fuori anche Abbiati per un problema alla spalla, ma Amelia non è un ripiego. Non particolarmente ricche di attrattive le altre quattro partite della tredicesima giornata di campionato, l'Inter andrà a Siena portandosi i rimpianti di quegli antichi scontri diretti che avevano avuto ben diversi significati. Deve cominciare a guardarsi le spalle il Cagliari dopo l'avvio quasi miracoloso, ma il Bologna da trasferta fa pochi sconti. Rotto l'incantesimo, il Cesena vorrà confermarsi contro il Genoa, ma la sfida più qualititiva sarà quella che riporta a Palermo Delio Rossi, tuttora idolo locale, stavolta alla guida della Fiorentina.

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