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Crtistiano Cesarini FORMELLOProfilo basso, di chi è consapevole di avere i mezzi per fare grandi cose, ma preferisce restare allineato e coperto.

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«Lazio-Juventusè una partita che vale solo tre punti - ha precisato Ledesma in conferenza stampa a Formello - è ancora troppo presto per parlare di scudetto. La classifica dice che siamo tutti lì. Spero che i critici non siano gufi. L'anno scorso abbiamo sbagliato a pensare dove potevamo arrivare. Stavolta affronteremo il futuro domenica dopo domenica». Il messaggio è chiaro, la ricetta è l'umiltà. La Lazio deve navigare a vista. Ledesma ha la freddezza di chi sa che non deve farsi travolgere dagli eventi per non soffrire di vertigini lassù in vetta, di chi vuole vincere una tappa importante senza mettere troppo in vista la maglia rosa. «Quest'anno tutte le partite sono difficili. Con la Juve cercheremo solo di trovare maggiore consapevolezza nei nostri mezzi, comunque possiamo batterli. La testa ci può dare qualcosa in più, siamo in un ottimo momento, il morale è alto. Loro hanno dimostrato d'essere fra i favoriti per lo scudetto finora, ma sono forti soprattutto perché hanno diversi ricambi di valore, un grande centrocampo, e non hanno le coppe. Questa gara, ma anche l'intero campionato, dirà chi è più forte». La compagine di Reja ha preso fiducia dopo il pari di Napoli. Un risultato importante su un campo difficile, raggiunto nonostante le tante assenze pesanti. «Klose è un giocatore fondamentale - ha spiegato Ledesma - ma in ogni caso chi scende in campo al suo posto, è altrettanto importante». Cisse, però, al San Paolo ha fatto rimpiangere il tedesco. «Secondo me a Cisse manca il gol e basta - ha spiegato il giocatore argentino - si sbloccherà, si sta impegnando molto. A Napoli con qualche contropiede gestito meglio potevamo riuscire a segnare. Nel primo tempo abbiamo avuto le occasioni più chiare noi. Sono contento della mia prestazione, sono riuscito a dare equilibrio e tranquillità nel momento in cui avevamo il possesso della palla, però ha fatto bene tutta la squadra». Sarà una lunga stagione per Ledesma, che fino a Natale sarà chiamato a giocare praticamente tutte le gare a fronte dell'infortunio di Matuzalem. Finora, ha collezionato 11 presenze su 11 in campionato, e 5 su 6 in Europa. «Mi sento bene, dall'inizio dell'anno mi alleno per giocare tutte le partite, e spero di farlo sempre. Non è egoismo, ma vorrei dare il mio in ogni partita». La Lazio non batte la Juve in campionato da 13 partite, l'ultima vittoria è datata 6 dicembre 2003: in quell'occasione per i biancocelesti segnarono Corradi e Fiore. Ledesma con la maglia della Lazio in campionato non ha mai battuto i bianconeri, ai quali segnò un gol il 18 gennaio 2009: finì 1-1 all'Olimpico con pareggio della Juve di Mellberg. Una sola volta in serie A Ledesma è uscito vittorioso coi bianconeri: Juve-Lecce 3-4 del 25 aprile 2004, colpaccio memorabile. Di fronte sabato sera l'argentino della Lazio si ritroverà Andrea Pirlo, che è sempre stato un punto di riferimento per il numero 24 laziale. «Pirlo è un grande giocatore, l'ho sempre stimato», aveva scritto tempo fa su Facebook Ledesma. Una sfida nella sfida tra i due registi che fotogramma dopo fotogramma, dovranno costruire la trama del film per la propria squadra. Una sfida anche in ottica Nazionale. «Alla maglia azzurra ci penso sempre - chiude - ma sabato avrò la testa solo alla mia Lazio. Finchè non sarò chiamato la mia Nazionale è la Lazio».

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