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Nessun dualismo Possono coesistere

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Cisarebbe la curiosità, se a qualcuno non fosse chiara l'attuale inefficienza della nostra Lega professionistica, di spiegare al popolo i principi in base ai quali i padroni del calcio possano accettare una data folle come quella del venerdì sera, riservata proprio alla squadra che aveva chiuso il turno precedente. Rigorosamente sotto la luce dei riflettori, sembra che la Roma non sia più autorizzata a giocare di pomeriggio. Qualcuno ha tirato perfino in ballo il prossimo appuntamento dei friulani con l'Europa League, può darsi che sette giorni di riposo siano sufficienti per smaltire le fatiche dell'impegno di campionato. A quei poveracci che frequentano l'Europa privilegiata devono essere già d'avanzo, prima di scendere in campo il martedì, due giorni di rilassamento dopo le esperienze del sabato. Ma ormai lo spezzatino televisivo detta legge e sembra palese come le eventuali obiezioni dei pecoroni della Lega sarebbero respinte con perdite, impensabile non offrire collaborazione piena e devota. Verrebbe voglia di mettere al bando le nostalgie, quando si parla dellla Roma, se non intervenissero puntuali i can can mediatici sul nulla: perché questo vale, se la ragione viene ancora in soccorso, la visita di Fabio Capello a Trigoria, chiaramente un piacevole revival dell'avventura tricolore vissuta con Baldini, per non parlare della più recente esperienza al comando dell'Inghilterra. Una parentesi cronistica senza scenari inquietanti da prefigurare, come se la posizione di Luis Enrique fosse stata messa in discussione dalla dirigenza giallorossa. Ha altri pensieri per la testa, il tecnico spagnolo, alle prese con un futuro immediato tutt'altro che rassicurante, visto quanto propone il calendario da dopodomani al tremendo dicembre. Qualcuno cerca perfino di individuare un dualismo tra Totti e Lamela, il fuoriclasse di sempre e quello, si spera, del domani, Luis Enrique decide volta per volta per radicata abitudine, ma la convivenza tra due giocatori così talentuosi non dovrebbe mai rappresentare un problema. Anzi, una risorsa in più.

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