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Lieto fine per la Roma di Luis Enrique

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Posizionedi privilegio anche per quanto riguarda l'attività delle Nazionali, nessun titolare costretto a micidiali trasferimenti da un continente all'altro: appesantiti talvolta, come è accaduto a Burdisso, da infortuni gravissimi. La prova del nove, per queste constatazioni elementari, l'ha offerta l'altra temporanea capolista, l'Udinese, che a Parma ha preso schiaffoni senza attenuanti. Fantasmi, dopo le fatiche delle qualificazioni sudamericane, Isla e Armero. Anche se l'Udinese mantiene una posizione privilegiata, a pari punti col Milan, che aveva la possibilità del primato solitario, frustrata dalla serataccia di Mazzoleni: che del resto, nel panorama arbitrale, una cima non è mai stato. Per altro non aveva fatto di meglio, a Napoli, un collega di ben più alte quotazioni come Rizzoli. Dedicato, il resto del pomeriggio, al centro e alla coda della classifica, con un dato statistico significativo, la prima vittoria del Cesena, per il Bologna, dopo una fuggevole parentesi, il Dall'Ara torna stregato. E così restano appena due gli zero della graduatoria: le sconfitte della Juve e i pari del Parma, solo quest'ultimo dato suscita curiosità, l'altro trova convincenti motivazioni nei valori espressi. Salgono Chievo, corsaro a Catania, e Genoa che doma alla distanza il Novara pur avendo giocato a lungo in inferiorità numerica. Compenso della fortuna: il gol lo segna Veloso col destro, il piede sbagliato. Gianfranco Giubilo

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