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Al Gran Galà del sabato sera si balla senza gol

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LaLazio resta sola al comando, dove la proietta il punticino lucrato al San Paolo, prezioso per i pesanti handicap che hanno condizionato la formazione di Reja: attenta, bene organizzata, ma costretta a soffrire quando il Napoli ha spinto a fondo, Salva l'imbattibilità esterna un Marchetti in vena di miracoli. Piccolii passi anche per il Milan contro una Fiorentina in progresso grazie alla cura Delio Rossi, appena iniziata, Ma a tradirlo sono un guardalinee ipovedente, gol buono negato a Seedorf, e un Rizzoli distratto, ignorato un chiaro fallo da rigore su Pato. Riemerge dalla buca l'Inter, frenata prima da due traverse (in realtà miracoli di Agazzi), poi lanciata da un gol fasullo di Thiago Motta, in chiaro fuorigioco. Tardivi segnali dal Cagliari dopo il raddoppio di Coutinho, il gol di Larrivey vale soltanto per le statistiche. E adesso il pomeriggio festivo sembra incoraggiare le ambizioni dell'Udinese e della Juve, difficile stabilire quale delle due corazzate bianconere abbia il compito meno complesso. Per i friulani una trasferta, quella di Parma, non proibitiva anche se impegnativa. Per la Juve, fattore campo a disposizione, ma una rivale di spessore superiore come il Palermo. Conte ritroverà molti nazionali, però non spremuti come quelli soggetti a lunghi viaggi, ha anche il notevole vantaggio delll'assenza dall'Europa, fattore che peserà nel terrificante dicembre calcistico. Chiude il programma la Roma, che ormai ha dimenticato come si giochi alla luce del sole. La classifica del Lecce sembra orientare il pronostico a senso unico, ma Luis Enrique ha perso il suo puntodi riferimento difensivo, Burdisso, per l'intera stagione. Da cercare altrove le garanzie, a cominciare dal ritorno di Francesco Totti, fondamentale.

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