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Reja:«Ora siamo stanchi»

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Il tecnico pensa già alla sfida decisiva in Romania «Chiederemo il posticipo della gara col Novara»

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Rejaè preoccupato per le energie spese in queste notti di Europa League che rischiano di penalizzare il cammino in campionato della sua Lazio. La vittoria contro lo Zurigo è una bella iniezione di fiducia per provare a centrare l'impresa in Romania ma il tecnico biancoceleste comincia dagli errori, soprattutto da quel primo tempo deludente sotto tutti gli aspetti:«Siamo andati in difficoltà - ammette Reja dopo il fischio finale - in mezzo al campo non si tenevano bene le posizioni, loro erano più brillanti. E poi quel Chikhaoui ci dava molto fastidio tra le linee: è un ottimo giocatore, un talento. Quando ho visto che è stato sostituito nella ripresa ho tirato un sospiro di sollievo anche se il loro tecnico mi ha spiegato che era reduce da un infortunio e per questa ragione che l'ha dovuto cambiare». Nella ripresa è stata un'altra musica, anche grazie ai suoi cambi: «In mezzo al campo siamo tornati a tre - riprende il tecnico biancoceleste - e la squadra ha ripreso a giocare. Il gol ci ha dato fiducia anche se dovevamo essere più lucidi e chiuderla con le nostre ripartenze. Abbiamo sbagliato troppe volte il raddoppio». Nel finale si sono spese tante energie per bloccare il ritorno degli svizzeri: «I miei hanno retto dal punto di vista fisico e siamo riusciti a conquistare una vittoria preziosa. Che però è stata rovinata dal risultato di Vaslui, non mi aspettavo la sconfitta dei portoghesi». Pochi calcoli adesso serve vincere in Romania il 1° dicembre e Reja pensa già a quel giorno: «Andremo a Vaslui per i tre punti, non abbiamo alternative visto che il 2-2 dell'andata ci sfavorisce in caso di pareggio e di arrivo alla pari». E la preparazione della gara non sarà facile per colpa del calendario: «Giochiamo il giovedì sera in mezzo alla neve e due giorni dopo in casa col Novara, dobbiamo provare a chiedere il posticipo a lunedì sera». C'è spazio come al solito per i singoli: «Per Brocchi non ci sono parole. Pensate che si è infuriato quando l'ho sostituito a Cagliari ma ho cercato di gestirlo così come ho fatto stavolta con Klose e Cisse. Spero che Diakitè e Dias recuperino per il Parma, lì dietro ci sarà da lavorare e non credo di avere a disposizione Biava e nemmeno Matuzalem e Gonzalez (saranno ok dopo la sosta). La prova di Cana? Di testa le ha prese tutte, è un giocatore molto fisico che ci può essere utile in Europa per la sua grande esperienza. Cisse? ha messo in crisi la difesa della Zurigo, Rodriguez che nel primo tempo spingeva tantissimo, si è fermato. Non gli gira bene, non riesce a segnare ma il digiuno non deve diventare un problema. Mi è piaciuto sempre l'atteggiamento in campo e in particolare quando nel finale ha aiutato la squadra con un paio di corse indietro. Diakitè? Sta crescendo tantissimo, sono felice perché ora è più tranquillo». Reja passa e chiude, c'è il Parma da battere prima di una sosta quanto mai salutare per ricaricare le pile e recuperare gli infortunati in vista di un nuovo tour de force ravvicinato nel quale la Lazio si gicoherà il suo futuro in Europa nella trasferta in Romania. Lui. Sal.

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