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Catania da sogno, Napoli battuto

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Ricevutanotizia dell'impresa rossonera a Roma, la squadra di Conte espugna 2-1 il campo dell'Inter e riconquista la vetta del campionato, con due punti di vantaggio sui campioni d'Italia. Per fare calcoli è ancora presto, ma certo per i nerazzurri - 8 punti nelle prime 9 partite - il sogno scudetto sembra ormai impossibile. Tentato alla vigilia da una soluzione tattica prudente, un 4-4-2 per bloccare gli esterni della Juve, alla fine Ranieri conferma il classico rombo, con Obi preferito a Stankovic e il genio di Sneijder al servizio della coppia Zarate-Pazzini. Dal canto suo Conte ripropone l'undici che tanto bene aveva fatto contro la Fiorentina, con Matri unica punta, Vucinic largo a sinistra e il trio Pepe-Vidal-Marchisio pronto agli inserimenti. Il piano della Juventus, però, è inibito in partenza dall'aggressività dell'Inter. Gli uomini di Ranieri braccano a turno Pirlo, estinguendo la fonte di gioco bianconera, e spaventano subito Buffon grazie al solito inarrestabile Maicon, che al 3' innesca un debole colpo di tacco di Pazzini e un minuto dopo fa la sponda di testa per un pericoloso sinistro al volo di Cambiasso. A ulteriore riprova della fragilità difensiva dell'Inter, addirittura 16 gol subiti finora in campionato, al primo affondo la Juve trova il vantaggio: Matri trova libero Lichtsteiner sulla destra e si fionda in area per raccoglierne il cross, Castellazzi respinge ma nulla può sulla ribattuta ravvicinata di Vucinic. Siamo al 12' e per l'Inter cominciano cinque minuti da incubo, con Matri che per due volte sfiora il raddoppio in contropiede. Passata la tempesta, i giocatori dell'Inter si riorganizzano e tornano a pressare gli avversari. E così prima Zarate spaventa Buffon con un tiro che lambisce il primo palo, poi il solito Maicon trova il meritato pareggio: al 28' Sneijder raccoglie una seconda palla e sorprende la difesa bianconera, il terzino brasiliano raccoglie l'assist e batte Buffon sul palo del portiere grazie anche alla provvidenziale deviazione di Bonucci. La spinta propulsiva dell'Inter, però, dura solo mezz'ora. L'ultimo, ingannevole segnale lo lancia Pazzini, imbeccato al 31' dall'ennesimo cross di Maicon: la splendida girata di testa del «Pazzo», però, impatta la traversa. E così al 33', dopo aver rischiato lo svantaggio, la Juventus rimette la testa avanti sfruttando ancora una volta le pecche difensive nerazzurre: Marchisio e Matri scambiano senza opposizione al limite dell'area e il centrocampista azzurro batte Castellazzi sul primo palo. L'Inter è al tappeto e non riesce più ad alzarsi. Al 40' Marchisio, pescato in area da Pirlo, viene falciato da Castellazzi, ma Rizzoli nega il rigore. E nel secondo tempo la musica non cambia: Ranieri inserisce Castaignos, Stankovic e Alvarez, ma l'unico tiro in porta dell'Inter è una scialba conclusione dalla distanza di Pazzini. La Juve rinuncia troppo alle ripartenze, ma si rende comunque pericolosa con Vucinic, Pirlo ed Estigarribia. Nel finale Del Piero si divora il 3-1, ma la Juve può accontentarsi e rilanciare il sogno scudetto. L'Inter, dal canto suo, dopo le partite di oggi potrebbe addirittura ritrovarsi in zona retrocessione.

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