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Dario Briscolini Trionfo del Manchester City che travolge lo United all'Old Trafford per 6-1 nel segno di Mario Balotelli: per lui una doppietta da attaccante vero e una gara da incorniciare.

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Perlo United è il ko interno più pesante dal 1955 e Ferguson ammette: «È il giorno peggiore della mia carriera». È la prima volta nella storia che le due squadre si affrontavano da prima e seconda della Premier. Al City mancava finora solo l'ultimo passo: scrollarsi di dosso il complesso di inferiorità nei confronti dei cugini rivali. Mancini dà fiducia a Super Mario nonostante il fattaccio che lo ha visto coinvolto due notti fa in un incendio in casa propria mentre giocava con i fuochi d'artificio. Scelta azzeccatissima: l'attaccante lo ripaga siglando i primi due gol del City rispettivamente al 22' del primo tempo (perfetto diagonale nell'angolino) e al 15' della ripresa (ribadendo in gol un cross di Milner). Ma non solo. È sempre una caparbia azione di Balotelli a causare l'espulsione di Evans che, sul risultato di 1-0, mette in discesa la gara per i Citizens. Il «bad boy» si ribella con una maglietta: «Perché sempre a me?». Nel finale c'è spazio per una doppietta di Dzeko, un gol di Silva e uno di Aguero (l'unica rete dello United è di Fletcher). Mancini può sorridere: adesso questa squadra può diventare davvero grandissima.

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