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«Quando vuoi vincere veramente alla fine esulti»

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Avevapromesso ai tifosi che avrebbe vinto il derby, al quarto tentativo finalmente ce l'ha fatta. E ci è riuscito da protagonista, con una prestazione sontuosa che dà continuità a uno straordinario momento agonistico cominciato a Firenze: «E dicevano che il Profeta non sarebbe più tornato...» ha commentato a fine gara non senza una punta di rivincita. Poi ha continuato nel suo stile, a metà tra il calciofilo e l'«ecclesiastico»: «Grazie a Dio, grazie a tutti - ha sospirato quando è stato circondato dai microfoni - io vi posso solo dire che quando vuoi veramente una cosa, alla fine riesci a ottenerla». Poi si è guardato attorno e, sentendo ancora tangibile l'entusiasmo dei tifosi, ha commentato: «Una notte così non la dimenticherò mai, è stata liberatoria. La dedica? A tutti, alla squadra e ai tifosi. Reja? Noi siamo sempre stati con lui, c'è un rapporto ottimale ed è un grande allenatore». Hernanes è riuscito a riaprire una partita che sembrava ancora una volta stregata per la Lazio. L'episodio decisivo lo ha visto protagonista prima inventando l'assist per Brocchi e poi trasformando il penalty dal dischetto: «Il rigore c'era», ha rivendicato. Gli fanno rivedere l'azione e lui non cambia idea: «Kjaer ha trattenuto Brocchi per il braccio, il fallo c'è. E comunque in passato anche a noi sono stati fischiati contro tanti rigori». Ormai si è trasformato in un vero specialista della massima punizione: «Li calcio sempre così - ha spiegato - rallento la rincorsa e cerco di capire prima dove si butta il portiere. Non ho badato all'emozione, in quel momento pensavo solo a far gol». Oggi appuntamento in Paideia per verificare l'entità degli infortuni a Gonzalez (ginocchio), Brocchi (tendine) e Radu (caviglia). Domani, invece, sarà il gran giorno di Miroslav Klose, che per la prima volta parlerà ai suoi nuovi tifosi. I quali, dopo l'enorme regalo fatto dal tedesco, certamente non gli faranno mancare a Formello un'accoglienza da nuovo re di Roma.

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