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Luis Enrique blinda l'allenamento a Trigoria

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Ipreparativi per il derby devono restare top secret. Segreti che non devono uscire al di fuori delle mura di Trigoria. Così ieri mattina, dopo le convocazioni lastminute e la politica di non anticipare nulla sulla formazione, Luis Enrique ha chiesto l'intervento degli inservienti del Fulvio Bernardini e di una volante di Polizia per preservare la privacy romanista da occhi e taccuini indiscreti appollaiati sul muretto adiacente al campo d'allenamento. Richiesta di non guardare accolta, «spioni» (pochi tifosi e cronisti) allontanati e allenatore felice e contento. Il bollettino ufficiale, dal canto suo, parla di un Pizarro in gruppo, un Pjanic (uscito anticipatamente per precauzione) che forse non ha nemmeno quel piccolo indurimento lombare e domani ci sarà, di un Cicinho che ha rimediato una contrattura a un flessore (oggi farà un ultimo disperato per strappare almeno la convocazione), di un altro esame che ha confermato che Lobont ha una lesione a un flessore e dovrà stare fuori per 10-15 giorni e della «solita» fisioterapia per Totti. Quello ufficioso, invece, parla di un Heinze che dovrebbe aver vinto la concorrenza di Kjaer e di quattro uomini (Pizarro, Perrotta, Simplicio e forse anche Gago) in lizza per i due posti accanto a De Rossi. Fuori Trigoria, invece, sette tifosi hanno srotolato, a mero uso e consumo di telecamere e macchine fotografiche, uno striscione (firmato «La maggioranza silenziosa») contro Baldini, sbarcato ieri a Firenze: «Roma non perdona, Baldini chiudi la bocca». Martedì, però, potrà aprirla da dg della Roma. Anche se dovrà continuare il rapporto di collaborazione con la federazione inglese fino agli Europei.

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