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Pizzo, l'oro che non ti aspetti

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Lo spadista catanese vince nella spada ai mondiali di casa «Svegliatemi, non ci credo». Deluso l'olimpionico Tagliariol

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Quandotutti attendevano una medaglia di metallo prezioso dal campione olimpico Matteo Tagliariol, il terzo oro per l'Italscherma arriva invece dallo spadista catanese Paolo Pizzo, tesserato del Club Scherma Roma, che conquista il suo primo titolo iridato nella propria città. L'azzurro ha battuto in finale l'olandese vicecampione continentale Bas Verwijlen, recuperando in avvio un passivo di -4. Pizzo, dopo il sorpasso, ha poi subito la rimonta fino al 9-9, momento in cui la gara si è fatta guerra di posizione: 10-10, 11-11, 12-12, 13-13. Ma alla fine Pizzo ha piazzato le stoccate del 15-13 finale. «Svegliatemi, non posso crederci – ha chiesto scherzando, il neocampione del mondo appena sceso dalla pedana - l'olandese era molto sulle difensive, ma io ho attaccato sempre, come è nel mio stile. Di più dalla vita non posso chiedere. In ogni allenamento, in ogni rinuncia al cinema con gli amici per via della scherma, ho pensato a questo momento». Si è invece fermato agli ottavi Alfredo Rota, sconfitto dal kazako Alimzhanov per 15-13. La gioia di Pizzo compensa la delusione per l'uscita al primo turno di Tagliariol. «Ho avuto un po' di sfortuna – ha spiegato lo spadista veneto - soprattutto per i giudizi arbitrali: almeno tre colpi potevano essere girati in mio favore. Sono cose che capitano, anche se speri sempre che non si verifichino ai Mondiali. Ho lavorato bene, ho fatto tutto quello che potevo fare. Lavorerò per le prossime quattro gare, la qualifica per le Olimpiadi di Londra è ancora aperta. Purtroppo – ha concluso Tagliariol - o vinco o perdo: non riesco ancora ad arrivare vicino alla vittoria». Si fermano invece ai quarti di finale le donne della sciabola azzurra: Irene Vecchi è stata l'ultima delle azzurre a salutare il Palaghiaccio . La livornese è stata sconfitta per 15-7 dalla campionessa olimpica 2004 e 2008, la statunitense Mariel Zagunis. Stop nel tabellone delle 16 per Gioia Marzocca, fermata dalla russa Diatchenko per 15-9. Si è fermata tra le 32 Paola Guarneri, superata dalla giapponese Nakayama per 15-8. La russa Velikaia è campionessa del mondo, avendo battuto in finale l'americana Zagunis 15-14. Oltre all'argento di Loredana Triglia nella sciabola e al bronzo di Matteo Betti nella spada, arriva il primo oro per la scherma paralimpica azzurra. Lo conquista il palermitano William Russo battendo il russo Sergey Barinov per 15-10. «Quanti sacrifici si fanno - ha osservato Russo - per arrivare ad un certo livello nella scherma. Vengo da una separazione, perché a mia moglie non andava che io facessi scherma. Prima degli Europei mi ha detto: «Se parti ti lascio». Detto fatto». Ma William, oltre all'oro iridato ha trovato una nuova compagna, Emma Miranda, 26 anni ed una figlia che arriverà tra due mesi e si chiamerà Miriam.

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