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Ministro Maroni dia il via libera per la targa di Gabriele a Badia al Pino

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Nonsi trattò di un incidente automobilistico e nemmeno di una sventurata fatalità. Per questo, da quell'11 Novembre 2007, un moto popolare libero si è stretto intorno alla mia vicenda, sostenendomi in una causa che accomuna coscienze civili senza distinzioni di città, credo politico e ceto sociale. Per questo è nata anche la Fondazione Gabriele Sandri, che mi onoro di rappresentare promuovendo azioni finalizzate alla diffusione di una nuova cultura della convivenza. Lo scorso anno, a ridosso del terzo anniversario, con la costituzione del Comitato Mai Più 11 Novembre è stata promossa una raccolta popolare di firme per favorire l'apposizione di una targa sul luogo del delitto, con scritto semplicemente «In ricordo di Gabriele Sandri, cittadino italiano». Da allora, nonostante innumerevoli tentativi, l'apposizione della targa non è stata definitivamente autorizzata, malgrado le rassicurazioni ricevute a più riprese per le vie brevi da Autostrade per l'Italia S.p.a. e Comune di Civitella in Val di Chiana. La questione è arrivata in Parlamento, con interventi bipartisan di deputati che hanno rimbalzato l'iniziativa per scioglierne il nodo. «Lapidi o ricordi permanenti in luoghi pubblici non possono essere dedicati a persone se non decedute da almeno 10 anni, salvo facoltà di deroga concessa dal Ministro dell'Interno in casi eccezionali», ha risposto ad un'interrogazione in aula il 24 Marzo 2011 il Sottosegretario delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Bartolomeo Giachino. Per questo sono a scriverLe una lettera aperta, ad un mese esatto dall'11 Novembre. Per invitarLa pubblicamente ad autorizzare in deroga l'apposizione di questa targa. Per far si che a Badia Al Pino Est l'ormai prossimo 11 Novembre 2011 possa diventare il giorno della pacificazione col nostro futuro della memoria, in ricordo di Gabriele Sandri, cittadino italiano. Certo di un Suo gradito riscontro, ordialmente Giorgio Sandri

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