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di Gianfranco Giubilo Sette designazioni ratificate, nove caselle libere, nel tabellone della fase finale del Campionato d'Europa che già includeva di diritto le anfitrioni, Polonia e Ucraina.

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Coni campioni e i vicecampioni del Mondo, Spagna e Olanda, anche la Germania a punteggio pieno, finora imbattute l'Inghilterra e l'Italia, però Prandelli ha sommato cinque punti in più rispetto a Fabio Capello. Si può tranquillamente aggiungere all'elenco la Russia, impensabile possa incespicare sullo stuoino Andorra. Alla vigilia dell'appuntamento decisivo non si registrano vittime illustri, se si parla di qualificazione diretta, i rischi residui riguardano la Francia, che ha dovuto rimediare a una partenza infelice e dovrà giocare un autentico spareggio con la Bosnia, col vantaggio del fattore campo, e il Portogallo, identica situazione nei confronti della Danimarca, però in trasferta. Alla fine della giostra, non è del tutto da escludere che il quadro definitivo della competizione possa registrare presenze imprevedibili, agli spareggi arriverà il Montenegro, ma buone possibilità di approdarvi vanno accordate all'Estonia e perfino all'Armenia. Confortante che il cammino degli Azzurri non abbia incontrato quegli ostacoli che in passato avevano reso problematiche le fasi di qualificazione, mondiali o europee che fossero. Un dato reso più significativo dal profondo rinnovamento proposto con coraggio da Cesare Prandelli. Si è guadagnato, il tecnico, il sostanziale appoggio della critica e del tifo, l'una e l'altra propense a invocare la tabula rasa dopo il disastro umiliante della spedizione sudafricana. Così il lavoro è stato avviato con la serenità trasmessa dall'assenza di polemiche, da una virtuale adesione unanime al progetto. Un'Italia che, prima dell'estate, dovrà progredire per poter affrontare con qualche pretesa le corazzate del continente. Quella spagnola non imiterà l'Armada, invincibile per definizione e colata a picco dai galeoni inglesi. Grandi promesse dal centrocampo con De Rossi, Pirlo e Marchisio, attenzioni da rivolgere soprattutto alla difesa centrale. Felici riscontri, fino a questo momento, dalle minipunte alle quali, tuttavia, il campionato offre grandi possibilità di ricambi collaudati.

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