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Caterpillar Juve

Alessandro Nesta (S) e Mirko Vucinic

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TORINO La partita di Pirlo è finita in gloria per la Juventus, superiore sul piano fisico. Il Milan ha ceduto solo sul filo di lana con un gol di Marchisio (poi un tiro dello stesso centrocampista ha fissato il risultato sul 2-0 per un errore di Abbiati). Determinante è stata l'uscita di Nesta: sui gol la difesa rossonera ha sbandato e del resto ha preso otto gol in cinque partite. Nel sanguigno finale è stato espulso Boateng. La Juve si era dimostrata superiore a un Milan stanco e logoro ma tuttavia capace di tenere quasi sino in fondo. Una traversa di Vucinic, parecchie conclusioni cui Abbiati si è opposto con bravura, sono stati il risultato di una maggior pressione bianconera nel primo tempo, in cui il Milan è stato sovrastato sul piano del ritmo da una Juve più fresca e pimpante. Anche nella ripresa la Juve ha fatto di più e alla fine ha agguantato un successo che l'ha tenuta in vetta con l'Udinese. Per la Juventus dell'ex rossonero Pirlo (quanti rimpianti in casa milanista!), il primo «scalpo» importante, nel nuovo «Stadium» che ha festeggiato con un pienone la partita col Milan. Certo, i rossoneri - pur tartassati dalle assenze (Pato, Gattuso, Abate, Robiunho ecc.)- contro le «grandi» in quest'inizio di stagione non ne hanno azzeccata una: Lazio, Napoli, Udinese e ora la Juventus non si sono arresi, anzi. Conte ha apportato qualche modifica alla formazione, schierando Pepe dall'inizio e recuperando Vucinic, reduce da squalifica. La variazione piu' importante e' stata lo spostamento di Chiellini a sinistra e l'inserimento di Bonucci centrale accanto a Barzagli, che tornerà in Nazionale. Tutto positivo. Allegri, che ha perso anche Abate (Bonera), ha invece potuto schierare Ibrahimovic e Boateng (in forse fino a pochi minuti prima dell'inizio: si è scaldato pure Aquilani), due punti fermi molto importanti della formazione rossonera. Altro rientro di peso, quello di Nesta in difesa, con Zambrotta in campo dall'inizio. La Juventus ha fatto la partita, ha avuto in Marchisio e Vucinic due mine vaganti, un Pirlo addetto alla distribuzione del gioco. La squadra di Allegri si è proposta saltuariamente in avanti, ma nessuna conclusione degna di tal nome. Pirlo invece ha cercato di beffare l'ex compagno Abbiati su calcio piazzato o con qualche botta improvvisa. Nella ripresa, al 2', su un angolo battuto da Pirlo, Nesta si è fatto superare da dalla palla e Bonucci, sorpreso, di coscia-petto sinistro ha diretto verso la porta ed Abbiati ha miracolosamente deviato. Conte ha schierato Giaccherini al posto del non brillante Krasic. Allegri ha cercato di tamponare una situazione di disagio per il Milan, sostituendo Cassano con Emanuelsson per rafforzare il centrocampo. Un errore di Van Bommel al 23' ha permesso a Vucinic di involarsi sulla destra in area: Thiago Silva ha recuperato. Qualche break di Ibrahimovic, un calo dei bianconeri. Nesta, malconcio, è stato sostituito da Antonini e Bonera è passato al centro della difesa rossonera. Dopo due rasoiate di Vidal fuori, Boateng ha sfiorato il secondo giallo. Che ha preso poi per un brutto intervento su Chiellini. Vucinic al 35' ha sfiorato il palo alla sinistra di Abbiati. E' entrato Ambrosini al posto di Nocerino e il Milan ha rifiatato, ma il finale è stato tutto della Juve e Marchisio ha segnato una doppietta: sul primo gol, dopo uno scambio con Vucinic, e sul secondo con un tiro rasoterra da fuori e «buco» clamoroso di Abbiati. Vittoria sul filo di lana, ma meritato.

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