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Ibra più Cassano il Milan sorride

Ibrahimovich esulta dopo il gol

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Perché il Milan campione d'Italia ha sofferto tanto finora? Semplice, mancava Zlatan Ibrahimovic. Pur senza offrire lo spettacolo pirotecnico del Barcellona, a San Siro la squadra di Allegri supera 2-0 il Viktoria Plzen, grazie alle magie dello svedese, e lancia la rincorsa al primo posto del girone H della Champions League, sogno possibile dopo il pareggio del Camp Nou. Per il Milan non è stato semplice, perché i giocatori del Viktoria sono organizzati e preparati fisicamente. Il piano del tecnico Vrba è chiaro: chiudersi in difesa e ripartire in contropiede. I calciatori cechi lo eseguono alla perfezione già al 3', quando Bakos raccoglie di testa il cross di Petrzela e costringe Abbiati al miracolo. Ma il Milan non si spaventa. Rinfrancati dalla presenza in campo di Ibrahimovic, i rossoneri dimenticano di colpo gli stenti offensivi delle ultime partite. Lo svedese domina fisicamente, regala assist a iosa e sfiora anche il gol: a negare la gioia alla squadra di Allegri ci pensa il portiere Cech, miracoloso su Cassano al 5' e ancora su Ibrahimovic al 32'. Tirato un sospiro di sollievo per l'occasione sprecata dal pur positivo Horvath nel finale del primo tempo, a inizio ripresa il Milan trova il vantaggio: un'invenzione di Ibrahimovic viene fermata col braccio da Cisovsky, e lo stesso svedese trasforma con precisione il rigore. Il gol incoraggia i rossoneri, che al 66' chiudono la partita: con un pallonetto delicato Cassano, ancora servito da Ibra, batte Cech, festeggia il gol numero 2.000 dell'era milanista di Berlusconi e spiana la strada verso gli ottavi Champions.

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