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La Lazio vuole zittire le cassandre

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Sitorna all'Olimpico dopo oltre quattro mesi per una partita di campionato. Anche allora era Lazio-Genoa ma sono cambiate tante cose. Non c'è Zarate che peraltro lisciò volontariamente il giro di campo per salutare i tifosi, c'è la coppia Klose-Cissè ad impreziosire la rosa di Reja che cerca di riprendersi quella Champions sfuggita all'ultimo tuffo. Ma c'è anche una squadra alla scoperta della sua identità dopo due prove in chiaroscuro. Oltre ai due attaccanti, in campo Marchetti, Konko e Lulic per cinque undicesimi diversi rispetto alla passata stagione. Allo stadio torneranno pure tanti tifosi, ventimila gli abbonamenti venduti, diecimila i biglietti staccati fino a ieri sera e una previsione finale di almeno 35.000 spettatori per l'esordio in casa. Quello che mancherà sicuramente è la pazienza. Tifosi, cassandre e gufi sono pronti a cogliere la palla al balzo al primo passo falso per ridare fiato alle contestazioni contro Reja e Lotito. Storie già viste anche se mai come in questa occasione ci sarebbe bisogno di un po' di ottimismo da parte di tutto l'ambiente biancoceleste. Sparare sul pianista è lo sport preferito nel mondo Lazio, così come bocciare giocatori nuovi in qualche caso ancora mai visti in campo. Solo Cissè e Klose possono zittirli tutti: tocca a voi.

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