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Roma: una poltrona per 2

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Roma

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Due rubacuori per un posto in attacco. La competizione tra Osvaldo e Borriello, i più belli ma non (ancora) i più bravi della Roma, è appena iniziata. Nel tridente ideale di Luis Enrique solo uno dei due può stare in campo, insieme a Totti e un attaccante più rapido, Bojan o chi per lui. La prima sfida l'ha vinta Osvaldo, che mantiene un discreto margine di vantaggio anche in vista dell'Inter: l'allenatore, si sa, ha un debole (calcistico, ci mancherebbe) per lui, ha imposto il suo acquisto pagato a carissimo prezzo sul mercato e sta pensando di confermarlo titolare anche a San Siro. Ma se c'è un giallorosso che conosce a menadito quello stadio si chiama Borriello. Cinque stagioni vissute al Milan, intervallate da quattro traslochi provvisori, due gol in tre partite giocate al Meazza da romanista nella scorsa stagione: l'aria di San Siro potrebbe rivitalizzarlo.   La scelta tra Osvaldo e Borriello sarebbe all'insegna del "meno peggio". Luis Enrique, in qualche misura, dovrà tenerne conto. Se dovesse basarsi esclusivamente sulla gara con il Cagliari, la scelta tra Osvaldo e Borriello sarebbe all'insegna del "meno peggio". Gli ottanta minuti dell'argentino domenica scorsa hanno lasciato un brutto ricordo: sempre troppo largo a sinistra, macchinoso e ancora appensantito, poco "cattivo" come invece lo vorrebbe il tecnico. Borriello, con appena mezzora a disposizione, ha fatto vedere qualcosina in più, ma non abbastanza per riprendersi i gradoni del titolare. Anche per lui il disagio tattico è evidente. Luis Enrique continua a schierarlo sulla destra, Borriello ci prova con tutto se stesso ma proprio non riesce a calarsi nel nuovo ruolo. E da questo è scaturita la decisione comune con la società di separarsi, che non si è concretizzata sul mercato soltanto per mancanza di una proposta ritenuta idonea sia dalla Roma che dal giocatore. Il centravanti napoletano è rimasto e ora deve sudare per tornare protagonista. Ormai ci è abituato: da quando Ranieri ha lasciato il posto a Montella lo scorso febbraio, ha giocato titolare solo sette volte, di cui appena cinque in campionato. Con Luis Enrique siamo a zero su tre: subentrato dalla panchina a Bratislava e con il Cagliari, in tribuna nella gara di ritorno con gli slovacchi. Gli resta un allenamento per completare la rimonta su Osvaldo e riprendersi il posto già con l'Inter. Le ultime prove, però, lo danno per spacciato: ieri il tecnico ha testato il tridente Borini-Totti-Osvaldo, opzione al momento in vantaggio sulle tante altre possibili. Bojan dovrebbe "scontare" un turno in panchina dopo le prime prestazioni opache ma anche lui non si è arreso. Taddei è il favorito per sostituire José Angel, Rosi viaggia a gonfie vele verso la conferma, il ritorno di Pizarro in formazione rischia di rimanere un'illusione per i nostalgici.

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