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Gasperini: rialziamoci

Gasperini, allenatore dell'Inter

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Ancorato alla panchina. Nonostante l'orribile partenza, tre sconfitte in tre match ufficiali come non accadeva all'Inter addirittura da novanta anni, Gasperini non trema, respinge le critiche e le ipotesi di esonero. «Fuori c'è la bufera – ha dichiarato il tecnico nerazzurro alla vigilia della partita con la Roma – ma la squadra e la società credono nel progetto. Soltanto Moratti può dire se il mio posto è a rischio». Il presidente nerazzurro, per ora, ha ribadito la sua fiducia al tecnico di Grugliasco, ma potrebbe cambiare idea già stasera, in caso di una nuova sconfitta dell'Inter o comunque dell'ennesima prestazione poco convincente dal punto di vista del gioco. «Moratti è sempre stato corretto nei miei confronti, ma certo la fiducia deve essere accompagnata dai risultati. Sono qui per aprire un nuovo ciclo: abbiamo un'ottima squadra, il ricambio è già cominciato, dobbiamo soltanto lavorare sul campo e migliorare giorno dopo giorno». Ma perché la squadra campione del mondo ha avuto un avvio così difficile? «Negli ultimi giorni di mercato sono arrivati nuovi giocatori – ha spiegato Gasperini – non è facile inserirli in poco tempo, trovare i giusti automatismi. E poi credo che nelle ultime due partite meritassimo qualcosa in più, soprattutto nella gara di Champions: la sconfitta contro il Trabzonspor è bugiarda, abbiamo creato tante occasioni e subito poco, nel calcio può davvero succedere qualunque cosa». Secondo Gasperini le questione tattiche – difesa a tre o a quattro, Sneijder trequartista o largo sulla fascia nel tridente offensivo – centrano fino a un certo punto. «Dobbiamo sicuramente trovare la quadratura del cerchio, i reparti devono essere vicini per faticare meno, ma le prestazioni dei singoli non dipendono soltanto dall'aspetto tattico. L'Inter non ha ancora l'organizzazione del mio Genoa, ma stiamo lavorando per migliorare». Il tempo però stringe, e Gasperini ne è consapevole. «Già contro la Roma mi aspetto una prestazione importante dei ragazzi – ha confessato – anzi ne sono proprio convinto. Vedrete una squadra concreta e messa in campo nel modo giusto, poi certo il risultato è difficile da prevedere, anche perché di fronte avremo un'ottima formazione». Il tecnico nerazzurro ha grande rispetto per la Roma, «una squadra che magari ha avuto delle difficoltà, ma sta sviluppando bene un progetto interessante. Gli uomini di Luis Enrique fanno un ottimo possesso palla, l'impronta del tecnico spagnolo già si vede. Noi dovremo essere attenti a non subire il loro palleggio, comandare il gioco e sfruttare le occasioni che riusciremo a creare». Per farlo, naturalmente, servirà l'apporto di Sneijder, l'unico a meritare la sufficienza nella gara di mercoledì scorso, l'unico capace di accendere il gioco nerazzurro e creare pericoli per la porta avversaria. «Wesley è un giocatore straordinario, può giocare ovunque – ha osservato Gasperini – ma non è l'unico fuoriclasse dell'Inter. Io sono fiducioso, abbiamo giocato soltanto due partite e abbiamo ampi margini di recupero. Quando vai giù, è più facile risalire». Per Gasp è meglio farlo in fretta, perché Ranieri e Delio Rossi sono già pronti.

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