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Del Piero contro Giovinco nel nuovo stadio

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Ainizio gennaio la sconfitta casalinga contro gli emiliani aveva rappresentato l'inizio della fine della Juventus targata Del Neri. Oggi, a ora di pranzo, nello stadio di proprietà ancora fresco di inaugurazione, la Signora di Antonio Conte deve lanciare un segnale vero: vincere e convincere, ci mancherebbe altro. In assenza di quello, i nasi comincerebbero a storcersi fin da subito: al termine di un'estate lunga e faticosa, con un mercato complicato per non dire altro, Del Piero e compagni non possono sbagliare. «Questa non è una panchina come le altre, sarò emozionato - ha spiegato il nuovo tecnico bianconero - ma anche molto lucido». Avanti, senza indugi. Con Del Piero probabilmente titolare a quasi 37 anni, con Giovinco dall'altro lato che sogna uno sberleffo alla squadra nella quale è cresciuto. «Lo avrei voluto - ha ammesso Conte - con me già a Bari, quando era ancora in Primavera, e non solo. Lo apprezzo molto, ma per quest'anno doveva restare lì: è nostro per metà e questo è un bene». Come dire che l'anno prossimo il Piccoletto, autore di una doppietta all'Olimpico nove mesi fa, potrebbe davvero tornare alla base specie se Conte sarà ancora ben saldo in sella. Dom. Lat.

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