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Partenza col botto

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Pato

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Tre giorni, per riprendersi passioni, entusiasmi, arrabbiature, amore della polemica, tutto quello di cui il calcio del campanile gratifica l'umore del tifoso. Costretto, in questi ultimi tempi, ad adattarsi a esibizioni azzurre felicissime negli esiti ma avare di divertimento o, peggio ancora, delle parentesi di un'Europa che conta pochissimo. La tre giorni, che a metà del cammino propone il «brunch» riservato a Juventus e Parma, presenta già una sfida di vertice: programmata in calendario al secondo turno, ma promossa ad anteprima assoluta dallo slittamento a dicembre della giornata di avvio, causa serrata padronale spacciata per sciopero degli attori. Dunque subito Milan-Lazio, uno scontro di quelli che siamo abituati a vedere a stagione già bene avviata. Anche se, da quando sono stati drasticamente ridotti i privilegi della nobiltà nella fase di avvio, è divenuto meno sorprendente trovare fin dai primi passi partite di alto livello. Che sia proprio la squadra campione in carica, e per di più in casa sua, a proporre una verifica pesante alla nuova Lazio è soltanto in apparenza un possibile svantaggio. In realtà, come gli approcci stagionali hanno più volte testimoniato, le squadre favorite è meglio affrontarle subito, quando la fase di avvicinamento impone ancora qualche perfezionamento. Così che il pronostico della serata è tutt'altro che orientato a senso unico, come potrebbe suggerire la classifica finale della stagione scorsa. Un'insidia per i laziali può magari rappresentarla il fatto che Allegri potrebbe perfino rimettere in campo la formazione che ha firmato il tricolore. Una pausa per gli olandesi dovrebbe regalare l'esordio in rossonero ad Alberto Aquilani. Gli altri acquisti, ancora fermo Mexes, da Taiwo a Nocerino, andranno a comporre una panchina da incubo, per gli avversari, con Cassano e Van Bommel, tribuna per Seedorf, Robinho e Zambrotta. Dunque un Milan ampiamente collaudato, lo stesso non è possibile affermare per la Lazio che, rispetto alla stagione scorsa, ha perduto Muslera, Lichtsteiner, Zarate e Floccari e deve fare i conti anche con gli infortuni che hanno tolto a Reja Radu e Cana, magari l'albanese rappresenta per ora qualcosa di indecifrabile. Ma, come ha testimoniato un'intera stagione condotta a ritmo da Champions League, la Lazio è formazione solida e molto bene organizzata tatticamente. Vero, torna dopo due anni Zauri, per altro affidabile, ma Konko e soprattutto le nuovissime punte Klose e Cissè sembrano una garanzia. Ledesma e Brocchi davanti alla linea difensiva, Mauri, Hernanes e Cissè a ridosso del bomber tedesco. Altra assenza non trascurabile quella di Marchetti, squalificato, Bizzari ha esperienza sufficiente per impegni di questo livello, in panchina o il Carrizo preferito al giovane Berardi ai box per qualche problema fisico. Rocchi, che con Tagliavento e Morganti ha costituito l'élite arbitrale dell'ultima stagione, dirigerà questo splendido prologo, in grado di regalare spettacolo e divertimento.

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