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La sfida infinita

I giocatori della Lazio esultano

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Il debutto in campionato ha sempre un sapore particolare. Per la Lazio affrontare il Milan è ancora più suggestivo. Questione di sentimenti, con gli ex Brocchi e Nesta che ritrovano le squadre a cui sono più legati. Ma anche di rivalità, con i tanti brasiliani che si affrontano con un occhio alla Selecao. Senza dimenticare le società: Lotito e Galliani che, divisi in Lega, provano a farsi un ulteriore dispetto in campo. Vediamo tutti i motivi di questa sfida affascinante. A RITMO DI SAMBA Hernanes, Robinho, Pato, Dias, Matuzalem, Thiago Silva. Se si cercava uno spot per l'inizio del campionato, non si poteva trovare di meglio. L'anno scorso c'erano più o meno gli stessi protagonisti (a parte Ronaldinho, che però non lasciò grandi tracce) e quello che regalò il timbro più evidente fu il «Profeta», autore all'andata di uno splendido assist per Floccari. A chi toccherà stavolta? VECCHI E NUOVI Una squadra profondamente rinnovata, l'altra praticamente immutata. Rispetto alla scorsa stagione i ruoli si sono invertiti e stavolta sarà la Lazio a presentarsi al via con un abito completamente diverso. Ben cinque i «volti nuovi» in campo: Bizzarri, Konko, Zauri, Klose, Cissé. Dall'altra parte non troverà spazio neanche Taiwo. Inizialmente potrebbe essere un vantaggio per i rossoneri più, «rodati». SOCIETÀ NEMICHE L'amico Galliani non c'è più. Dopo anni di rapporti buoni non siamo allo scontro ma di certo le strade si sono divise. Il rapporto tra Lazio e Milan si è incrinato per colpa dei diritti televisivi e delle posizioni in Lega che sono diventate conflittuali. E così, dopo l'affare Oddo, nulla più. Lotito si è schierato con i club più piccoli e ha armato la rivolta contro le grandi del Nord. Il presidente biancoceleste non dovrebbe essere a Milano per la squalifica rimediata nella querelle col Coni. Di certo non si siederà accanto all'"ex amico" Adriano. AMARCORD Milan-Lazio è una classica del campionato e per rimanere agli ultimi anni ha scritto pagine importanti del calcio italiano. Chi ha dimenticato la finale della Coppa Italia '98 con rimonta storica dei biancocelesti e rete dell'apoteosi segnata da Nesta? Chi non ha ancora mandato giù quell'amaro boccone dello scudetto scippato del '99 con i rossoneri di Zaccheroni agevolati da tante decisioni arbitrali discutibili? Senza dimenticare le sfide storiche tra il Milan di Sacchi e la Lazio di Zeman: spettacolo vero. LA PARTITA DEGLI EX La tratta ferroviaria Roma-Milano, negli ultimi anni, ha viaggiato quasi solo in direzione meneghina. Dei tanti biancocelesti diventati rossoneri sono ancora in attività Oddo e soprattutto Nesta, storico capitano tifoso della Lazio nella dorata epopea "cragnottiana". Dall'altra parte un solo protagonista, ma di un certo «peso»: Cristian Brocchi ha lasciato a Milano grandi ricordi e anche un pezzo di cuore, visti i tanti successi conquistati sul campo. In rossonero il mediano potrebbe tornare da dirigente, domani vorrebbe togliersi un'ultima soddisfazione da avversario. CHE BOMBER Mister scudetto contro mister Mondiali. Ibra contro Klose. Lo svedese capace di vincere il titolo con qualsiasi squadra ha giocato contro un mito del calcio tedesco. Nella "Scala" del calcio, tra le altre, andrà in scena la sfida tra due protagonisti che, nella generale fuga di talenti, danno ancora lustro al campionato italiano. Lo show può cominciare.

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