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La legge sui nuovi stadi a un passo dal fallimento

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Tuttobloccato, nonostante gli sforzi estremi del sottosegretario allo sport Rocco Crimi. Le buone intenzioni governative si sono scontrate con lo stesso Governo, osteggiato in primis dal ministro dei Beni Culturali Galan. La 7a Commissione cultura della Camera prima dell'estate aveva trovato un accordo bipartisan, ma l'intervento del ministro leghista ha cancellato mesi di negoziazioni. Galan ha ricordato a tutti la legge Urbani, (legge 241-90) sostenendo fermamente l'assoluta necessità di mantenere nel testo di legge i vincoli paesaggistici, culturali e archeologici. Per velocizzare l'approvazione era stato deciso di affidare tutto alla conferenza di servizi, istituto della legislazione di semplificazione amministrativa dell'attività della pubblica amministrazione: l'intero iter burocratico relativo alla costruzione dei nuovi impianti sportivi sarebbe passato attraverso la conferenza di servizi, velocizzando i tempi di realizzazione. Ora, lo stop imposto dai Beni culturali rischia di archiviare devinitivamente la legge presentata dai senatori Lolli-Butti. Sim. Pie.

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