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«Era Reja che doveva andar via»

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Lapartenza di Zarate ha creato un clima di gran tristezza nella tifoseria. I bambini a Formello avevano le lacrime agli occhi. «Era Reja a dover andare via», il pensiero di un tifoso davanti al centro sportivo. «Anche il ragazzo ci ha messo del suo - ha commentato un altro sostenitore - però la società doveva tutelarlo, o venderlo prima». La tempistica dell'operazione è stata duramente criticata. «In un secondo la società ha distrutto tutto quello che di buono aveva fatto». Reja è il bersaglio principale dei tifosi. «Vergogna, Reja vattene», sostengono in coro molti laziali sui forum e nelle radio, minacciando di non fare l'abbonamento. «Da oggi per me la Lazio non esiste più», oppure «speriamo di perdere il derby così parte Reja», i concetti più catastrofici. «Ho pianto solo per la cessione di Nesta - ha scritto Celestino - e non mi metto certo a piangere per Zarate, ma la delusione è forte». Una ragazza che era a Formello con indosso i pantaloncini della Lazio col numero 10, non ha trattenuto le lacrime all'arrivo della notizia della partenza del suo idolo. «Ero venuta a portare a Mauro un regalo per sua figlia che nascerà».Cri. Ces.

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