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Sciopero dei calciatori, Tommasi: "Tassa doppia? Non siamo una casta"

Il presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi

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«Abbiamo sprecato pagine e parole per giorni sul contributo di solidarietà. Se avessimo firmato un contratto che lo prevedeva, oggi saremmo la barzelletta d'Italia». Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, aspetta che la manovra si tramuti in legge per entrare nel merito dell'eventuale tassa di solidarietà. Solo di fronte all'emendamento Calderoli, che prevede un contributo doppio solo per i calciatori, osserva: «Lui è il vicepresidente del Senato, non è il primo che passa per strada. Avrà le sue ragioni. Ciascuno può avere le sue simpatie e antipatie, per fortuna c'è il Parlamento. Magari ci si può chiedere perchè parlamentari e calciatori: si individuano in queste categorie le caste, ma noi non siamo una casta». Tommasi ha anche parlato dell'assemblea di Lega e la richiesta di Cellino, che vuole le dimissioni di Beretta. «È una domanda che va rivolta al presidente di Lega. Però giovedì c'è un'assemblea molto importante. Noi tutti - ha aggiunto Tommasi - speriamo che sia come dovrebbe essere: compatta, convinta e con proposte. Non è solo Cellino, tanti presidenti in questi giorni hanno fatto delle considerazioni, purtroppo le assemblee di Lega negli ultimi tempi sono andati in un certo modo e questa è l'assemblea più attesa,finalmente anche dai presidenti».

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