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«Roma come Barça e Manchester»

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.Le manovre della Roma sono piene d'intralci: Villarreal, San Paolo, Wolfsburg, Inter e via cantando. Meno male che c'è Nilmar: l'attaccante brasiliano sta facendo di tutto per arrivare a Trigoria. È lui, con la sua insistenza, a tenere vivo un affare impantanato: la Roma pensa di aver fatto un'offerta congrua - 14 milioni di euro più 1 di bonus - e non intende ritoccarla, ma il Villarreal continua a pretenderne almeno 20. A poco è servito il viaggio in Spagna dell'emissario inviato dal club giallorosso e rientrato ieri con un nulla di fatto. Nilmar, però, non si arrende. Ha un accordo sulla parola con la Roma, considera conclusa la sua esperienza a Villarreal (pare non si prenda molto con Rossi) e l'altro ieri non ha giocato l'amichevole con l'Everton. Un segnale. Da confermare oggi, quando gli spagnoli giocheranno la seconda amichevole in Inghilterra contro il Wigan. Intanto Sabatini non può starsene certo con le mani in mano. Il problema è che in ogni trattativa sta trovando un ostacolo. Le pretese di Zamparini per Hernandez - 25 milioni la prima «pazza» richiesta contro i 15 stanziati dalla Roma - e la concorrenza dell'Inter su Palacio e Casemiro. Anche il centrocampista si sta allontanando. Il San Paolo continua a chiedere 20 milioni di euro per liberarlo, infischiandosene delle varie clausole liberatorie, per questo il procuratore Fressato ha rinviato a sabato prossimo il viaggio in Italia, dove ha un appuntamento con l'Inter. Brutto segno. Per lo stesso Kjaer i tempi non sono ancora maturi: il Wolfsburg deve calare il prezzo fino a 7-8 milioni, altrimenti si può parlare di un prestito oneroso. C'è anche un mercato in uscita, fondamentale per le strategie. La doppia missione Barusso-Simplicio, da piazzare all'estero per liberare i posti da extracomunitario, passa per costose «buonuscite» che Sabatini vorrebbe evitare. I soldi gli servono tutti per gli acquisti, almeno quattro, altrimenti chi lo sente Luis Enrique? Un altro extracomunitario che teoricamente può liberare il posto è Pizarro. «Rimarrà con noi - assicura il ds - e farà parte con orgoglio della Roma». Di necessità, virtù: per il cileno non ci sono offerte, ora tocca a lui convincere l'allenatore di essere degno del suo centrocampo. E Borriello? «Sta bene alla Roma - giura il suo agente Cavalleri - ed è entusiasta dei metodi d'allenamento. A tutti gli effetti è un titolare, lo è sempre stato un titolare. Altre offerte a parte il Psg? Che io sappia no. Di sicuro a Leonardo piace». E se Leo richiama, la Roma lo ascolta.

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