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Il bilancio positivo di Riscone

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Lavoriin corsa, il cartello è ancora lontano dalla rimozione. Resta forse da chiedersi se sia opportuno offrire un appuntamento in salotto quando la casa è ancora sottosopra, magari anche impresentabile. Però è ormai diventata una regola, per il calcio italiano, puntare subito sulle amichevoli di prestigio, dopo avere mosso i primi passi contro boscaioli e postelegrafonici. Il solo appunto che mi sento di muovere, senza farne un dramma, è quello di avere presentato nel triangolare in Austria due formazioni, nessuna delle quali realmente competitiva, anzi Luis Enrique ha apprezzato di più quelli della sconfitta contro il Psg rispetto ai vincitori dello spareggio per il secondo posto. Per il resto, si può serenamente affermare che il ritiro di Brunico è stato svolto nel migliore dei modi e ha riportato il sorriso sul volto di tanti giocatori scontenti, oltre ad avere conquistato il tifoso per l'impostazione data alla squadra. Possesso di palla, poco lavoro sul fondo e più accentuato sulla velocità e sulla tattica, tutti entusiasti nell'abbracciare il progetto. Piange il cuore per Vucinic, che non ha incassato neanche un fievole segno di pace da parte dei contestatori abituali, neanche quando ha firmato una doppietta di qualità. Se partirà, naturalmente sarà colpa sua, secondo costume cittadino. Sperabile almeno che prevalgano le sirene inglesi, così non esisterà la riserva mentale di avere arricchito il tasso qualitativo di una diretta concorrente in campionato. A parte l'impegno e i comportamenti del capitano, che ha rimandato a tempi più opportuni il chiarimento con Baldini, da apprezzare l'intelligenza di Borriello nell'adeguarsi ai nuovi compiti tattici. Nella casella dell'attivo da registrare, logicamente, anche una campagna acquisti mirata e ragionata, con nomi di prestigio, a conferma di quanto preziosa sia stata l'opera di Walter Sabatini. Sempre in attesa che gli screzi societari vengano ricomposti, la Roma appare già competitiva, e avremo ancora un mese per definire l'organico. Che forse avrebbe bisogno di qualcosa in centrocampo, nonostante le buone notizie regalate dal recupero di Pizarro e dalla volontà di chiudere il rinnovo di De Rossi. Quando le ultime caselle verranno riempite, la Roma potrà dare una misura delle sue ambizioni: che, si può tranquillamente affermare, non saranno di minima.

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