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Il momento di fare chiarezza

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Eppurec'erano tutti i presupposti per iniziare davvero una nuova era. Invece la Roma si ritrova di nuovo, o meglio, ancora, nel malumore collettivo. I due leader (Baldini e Totti) se le danno di santa ragione e capire chi e perché ha aperto le ostilità (nulla è affidato al caso in queste cose), cambia di poco le carte in tavola. In arrivo un colloquio riparatore che servirà per ricucire uno strappo forse troppo profondo per essere riparato con una chiacchierata a quattr'occhi tra vecchi amici. Ma non è l'unico nodo da sciogliere visti i musi lunghi che girano a Riscone: in molti hanno qualcosa da chiedere, il problema è che non si capisce esattamente a chi. Il volto di Vucinic sembra uscito da un film di Pasolini, e anche Pizarro (nonostante la chiacchierata con Luis Enrique) ha poca voglia di ridere. Senza toccare il tasto De Rossi al quale la Roma ha rimesso palla in mano: ora sta a lui decidere il suo futuro. Autonomamente. Un decisione dura tra cuore e moneta che solo lui può prendere: e speriamo prenda in totale autonomia senza le contaminazioni ambientali che hanno condizionato le sue ultime stagioni. La speranza, ovvio, è quella che resti... Il tutto ha consigliato, l'attuale dirigenza (praticamente una comitiva) a fare un blitz a Riscone nei prossimi giorni. Serve «presenza», bisogna tenere la barra ben salda in questo momento ancora di transizione per uscire dai marosi del passato. E speriamo che una volta fuori dalle acque agitate, la Roma si liberi anche di vecchi preconcetti, alleanze stantie e possa finalmente iniziare a pensare come un grande club.

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