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La caduta degli dei. Fuori Argentina e Brasile

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Ledue stra-favorite della vigilia Argentina e Brasile sono state eliminate ai rigori nei quarti rispettivamente dall'Uruguay e dal Paraguay. Protagonisti delle due qualificazioni a sorpresa i portieri Muslera e Villar, autori di parate strepitose che hanno salvaguardato l'1-1 di Argentina-Uruguay (reti di Perez e Higuain, un legno e un espulso per parte) e lo 0-0 di Brasile-Paraguay. Poi Muslera si è esaltato anche nei tiri dal dischetto parando la conclusione di Tevez e regalando così la vittoria per 6-5 ai suoi (tutti in rete), mentre Villar non ha avuto bisogno di imitarlo, visto che i brasiliani hanno calciato fuori tutti i quattro tiri eseguiti. Autori di cotanto scempio Elano (alto), T.Silva (a lato), André Santos (alto) e Fred (a lato). Incredibile per una squadra da sempre considerata come la depositaria mondiale della tecnica calcistica, capace di fallire almeno dieci palle-gol anche nel corso dei 120' precedenti. Il Paraguay ha segnato due rigori su tre ed è passato. La caduta degli dei del calcio sudamericano era quasi impossibile da ipotizzare alla vigilia della manifestazione, alla quale però sia l'Argentina padrona di casa che il giovane Brasile di Menezes si sono presentate più legate all'estro dei loro campioni che come squadre solide e ben costruite. Tutto il contrario di Uruguay e Paraguay, con il primo che ha quattro assi in Muslera, Forlan, Suarez e Cavani (assente per infortunio contro gli argentini ma forse recuperabile nella semifinale contro il sorprendente Perù) e il secondo che ha scoperto in Villar, Barreto ed Estigarribia i suoi trascinatori. In semifinale i paraguaiani troveranno la vincente di Cile-Venezuela, che si è giocata nella notte, mentre le panchine di Batista e Menezes possono saltare da un momento all'altro. Sotto accusa anche Messi e i giovani campioni brasiliani.

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