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Cappelli presidente Pieni poteri a Fenucci DiBenedetto in arrivo

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D'altrondebisognava solamente rispettare un copione già scritto e pattuito. Il primo cda della nuova Roma è filato liscio come l'olio, senza sorprese, colpi di scena o imprevisti. La seduta, convocata ieri pomeriggio nella sede dello studio legale Grimaldi di via Pinciana, è durata poco, un'oretta scarsa, ma ha toccato e risolto tutti i punti all'ordine del giorno: la nomina dell'avvocato di UniCredit Roberto Cappelli a presidente ad interim per tutto l'interregno almeno fino al closing, conferimento dell'incarico, delle deleghe e dei pieni poteri (compreso quello di firma e di rappresentanza in Lega) da amministratore delegato a Claudio Fenucci e creazione di un comitato esecutivo composto da presidente, ad, il vice direttore generale di UniCredit Paolo Fiorentino e l'avvocato Mauro Baldissoni: sarò chiamato a ratificare le operazioni superiori a una certa cifra. Il nuovo governo giallorosso avrà vita breve ma intensa, con in mezzo il mercato, la questione dei diritti tv e tante altre cose. Insomma, un governo «balneare» che avrà molto da fare, inizierà a percorrere le strade già indicate dagli americani e fino al varo ufficiale della legislatura di DiBenedetto lascerà al proprio posto i consiglieri non dimissionari dell'era Sensi. Dai fatti alle parole. Come le prime da presidente, il ventiduesimo nella storia della Roma, dell'avvocato Roberto Cappelli: «Il cda ha creato una struttura di governance che reggerà il club fino alla chiusura della trattativa. L'unica data limite che abbiamo è quella della prossima assemblea dei soci, il closing dovrà essere ultimato precedentemente. Dovremmo farcela per metà luglio, ma se la conclusione dovesse slittare di qualche giorno non ci sarebbe nessun problema perché questa struttura permetterà alla Roma di agire con la massima efficienza. Anche per quanto riguarda la chiusura delle trattative di mercato. Con DiBenedetto mi ci sento continuamente, tutto procede secondo programma e non c'è nessun rischio che non vengano rispettati i tempi. Essere presidente, per me che sono romanista, è un grande onore, ma lo sarò solo per un mese». Ora manca solo lo sbarco a Roma, previsto al momento per il 13 luglio, di Thomas DiBenedetto.

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