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Il ciclone Djokovic conquista Wimbledon

Novak Djokovic festeggia la vittoria a Wimbledon

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Se ancora qualche dubbio poteva esserci, Novak Djokovic lo ha spazzato via passando come un ciclone su Rafael Nadal nella finale di Wimbledon.  In questo momento il numero uno al mondo è lui, "Nole" da Belgrado. Per la verità il ventiquattrenne serbo in finale ci era arrivato già da leader della classifica: il passaggio di consegne con Rafa era stato infatti certificato venerdì dopo la vittoria in semifinale contro Tsonga. Djokovic doveva però dimostrare sul campo di meritare quella posizione sin qui occupata da Nadal. Al di là dei freddi conteggi di un computer. Cosa che, in questo suo fantastico 2011 in cui aveva già conquistato sette titoli tra cui gli Australian Open, gli sta riuscendo benissimo. Quest'anno Nole ha battuto il rivale cinque volte su cinque: Indian Wells e Miami sul cemento, Madrid e Roma sulla terra rossa, il regno del mancino spagnolo. Ora anche sull'erba: il serbo si e' imposto su tutte le superfici. Il titolo della 125esima edizione dei Championships è suo. Avesse vinto Nadal si sarebbe ripetuta la situazione del 1999, con relative polemiche sul sistema del ranking Atp. Andre Agassi si arrese nella finale di Wimbledon a Pete Sampras, ma dal giorno successivo scavalcò il connazionale salendo al comando della classifica mondiale.  Djokovic ha messo le cose a posto dominando oltre ogni previsione la finale contro Nadal: 6-4 6-1 1-6 6-3 dopo due ore e 28 minuti.  C'è stato equilibrio fino al 4-4 del primo set: prima palla break dell'incontro, set point in favore di Djokovic su un diritto out di Nadal, 6-4 su un altro diritto fuori dello spagnolo. Da quel momento è iniziato lo show di Novak, che ha subito strappato il servizio al rivale nella seconda partita per poi chiudere 6-1 sempre senza concedere neppure una palla break a Nadal (due invece i break di Djokovic). L'unico passaggio a vuoto, probabilmente mentale più che fisico, il serbo lo ha avuto nel terzo set, in cui è venuto fuori l'orgoglio del campione spagnolo: al secondo gioco Rafa ha conquistato la prima palla break dell'incontro strappando poi il servizio all'avversario grazie ad un rovescio in rete di Djokovic. Lo spagnolo ha poi ancora strappato la battuta a Novak chiudendo 6-1 la terza partita. L'epilogo però è stato solo rimandato al quarto set: Djokovic è partito fortissimo salendo sul 2-0, ma ha subito il contro break nel terzo game (un nastro ha favorito Nadal). Il break decisivo è arrivato nell'ottavo game su un rovescio bimane out dello spagnolo al termine di uno scambio durissimo. Djokovic ha servito per il match e non si è lasciato sfuggire l'occasione: gioco, partita e incontro con il serbo inginocchiato sull'erba del Centre Court. Nadal, oltre a perdere la prima posizione mondiale, deve rimandare il sogno di uno storico tris: la doppietta Roland Garros-Wimbledon. Solo Bjorn Borg c'è riuscito per tre volte, dal 1978 al 1980. Alla quinta finale negli ultimi sei anni, il 25enne spagnolo non perdeva a Wimbledon da venti match: ha vinto infatti nel 2008 e nel 2010, ma nel 2009 era assente perché infortunato. Djokovic diventa così il primo serbo a conquistare il titolo piu' prestigioso, Wimbledon: prima di lui, era il 1986, Slobodan Zivojinovic si era fermato in semifinale. Il serbo e' stato capace di raggiungere la vetta del ranking mondiale nell'era dei due fenomeni Nadal e Federer interrompendo un dominio che durava da sette anni e cinque mesi: in questo lasso di tempo la prima posizione della classifica mondiale è sempre stata occupata dallo spagnolo o dallo svizzero, che nel frattempo si sono divisi titoli e finali degli Slam mettendo in campo uno strapotere difficile da ricordare nel passato.  

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