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Maroni sogna stadi senza barriere

Il leghista Roberto Maroni

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Numeri con il segno più davanti, dichiarazioni che l'esperimento della Tessera del Tifoso è riuscito e ottimi propositi per il futuro. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni, alla presentazione del protocollo di intesa con Coni, Figc e Lega Calcio, annuncia il prossimo passo: «Se si continua così, raggiungeremo presto l'obiettivo di togliere tutte le gabbie e le reti dagli stadi. Vogliamo riuscirci entro la fine del prossimo campionato». I dati snocciolati per l'occasione alimentano volutamente le speranze. «Siamo sulla buona strada - rafforza il concetto Maroni - c'è stato un calo dell'81% dei feriti tra le forze dell'ordine, del 58% tra i tifosi nonché una diminuzione del 35% degli agenti destinati alla sicurezza delle partite». Tutto merito, secondo il ministro, della Tessera del Tifoso: «Abbiamo resistito al tentativo di bloccarne la diffusione, non è uno strumento di polizia ma uno strumento utile anche alla società». E via con altri numeri: «La tessera non ha inciso sul numero degli spettatori. Anzi si è registrato un lieve incremento dello 0,9%, con oltre 24 mila presenze di media per ogni gara». Lo stesso, ad onore del vero, non si può dire sul numero di abbonati: dal 2009/2010 al 2010/2011 solo tre squadre, come l'Inter post-triplete (da 40.327 a 42.315), il Milan post-arrivo di Ibra (da 27.865 a 29.413) e il Bari, hanno fatto segnare un incremento. Solo cadute in picchiata, invece, per tutto il resto della compagnia: la Roma è passata da 24.454 a 18.617, il Napoli da quasi 17mila a 11.820, la Juve da da 19.048 a 14.290, la Lazio da 25.579 a 12.877 e si potrebbe anche continuare. Il presidente della Figc Abete concorda con Maroni: «Siamo assolutamente favorevoli a togliere ogni tipo di barriera, anche le indicazioni dell'Uefa vanno in questa direzione. La tessera è stata efficace e funzionale». Via barriere, gabbie e reti, allora. Ma a quando degli stadi nuovi?

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