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Abete: i campionati partiranno regolarmente

Il presidente del Coni, Giovanni Petrucci e il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete

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"Non prendo nemmeno in considerazione l'ipotesi di uno slittamento dell'inizio dei campionati", ha dichiarato oggi a Nyon il presidente della Figc Giancarlo Abete al termine della riunione del comitato esecutivo Uefa alla quale ha partecipato. "Esistono i tempi sufficienti per poter portare a termine le indagini", ha aggiunto riguardo allo scandalo del calcioscommesse. "La Uefa è molto sensibile alla questione delle gare truccate", ha proseguito il presidente della Figc, "ma si tratta comunque di un problema di carattere mondiale, come dimostrato nel corso della riunione del Cio, alla quale ho partecipato, il 15 giugno". Proprio oggi l'esecutivo Uefa ha modificato i propri regolamenti per intensificare la lotta contro le gare truccate. Chi non denuncia illeciti sportivi, infatti, sarà squalifica a vita.   ABETE: FORMAZIONE E SANZIONI  Secondo il presidente federale, sono quattro i livelli sui quali agire per lottare in modo efficace contro la corruzione. "Vi è per primo l'educazione e l'informazione. Quindi un' attività di sorveglianza efficace, come avviene in Italia con la collaborazione fra Figc, Unire ed i ministeri. Ci vuole un buon coordinamento". Le altre due basi, sono un "sistema sanzionatorio efficace nel quadro di una normativa di carattere generale ed infine le risorse finanziarie adeguate, forse fornite dalle scommesse stesse, come avviene in Francia. Questo modello è stato molto apprezzato nello scenario internazionale", ha assicurato il presidente.  PETRUCCI: ESIGO IL RISPETTO DELLE REGOLE "Come capo dello sport io esigo il rispetto delle regole", ha risposto il presidente del Coni Gianni Petrucci a chi gli ha domandato se nella vicenda del calcio scommesse lui chiederà il massimo rigore. Petrucci, sempre rispondendo ai cronisti a margine di una conferenza stampa a Bologna, ha aggiunto di non sapere se lo scandalo scommesse si allargherà ancora o se rimarrà circoscritto.  "Io so - ha detto - quello che leggo sui giornali. Non è che io parlo con Palazzi. Peraltro Palazzi è autonomo, non ci parla nemmeno il presidente Abete". Il presidente del Coni si è detto poi convinto che il capo della Procura federale "sta facendo un buon lavoro, non è facile. È una persona esperta e io ho fiducia in lui e nella Federazione, che certamente farà il proprio dovere".  A chi gli ha domandato ancora se è preoccupato dalla vicenda, Petrucci ha risposto: "Io quando capitano queste cose sono sempre preoccupato. Nasco preoccupato, ho sempre timori, paure e diffido di quelli che non hanno timori e paure".  Nessun commento invece sulla radiazione di Moggi, Giraudo e Mazzini: "Non voglio commentare. Voglio rimanere nel mio ambito: io faccio il presidente del Coni e devo tacere in questi casi".   PESCANTE: LOTTA ALLE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI "Le sanzioni non bastano, ma lo sport non può fare altro", ha detto Mario Pescante, vicepresidente del Cio, commentando l'inasprimento delle sanzioni deciso dalla Uefa per contrastare le attività illecite legate alle scommesse. "Il problema delle scommesse è estremamente complesso e non può essere risolto solo con la repressione. Ma lo sport può solo inasprire le sanzioni per contrastare un fenomeno che, sia chiaro, non è solo italiano. La differenza è che qui non ci sono sprovveduti o atleti 'disgraziati'. Ci sono organizzazioni criminali, questa è la differenza", osserva. "Bisogna mettere mano alle formule di gioco, trovo pericolosissimo lasciare aperte le scommesse durante le partite.  Bisogna tener conto di quello che accade e bisogna che intervenga lo stato, al limite anche con strumenti legislativi", dice ancora.  

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