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Nessuno tocchi il Capitano

Francesco Totti in Roma-Basilea (Foto Gmt)

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 Ci risiamo! Dopo le fandonie su De Rossi che ha giustamente iniziato a mandare querele a raffica, ora nel tritacarne del calcio scommesse è finito suo malgrado anche Francesco Totti. Ma paradossalmente, la posizione del capitano giallorosso in questa vicenda che continua a puzzare in malomodo, è ancora più marginale, anzi addirittura non esiste. Non c'è infatti una sola parola, una sola trascrizione, un solo testimone che lo abbia citato testualmente o direttamente in questa brutta storia che riconduce sempre più spesso al concetto chiave dei giorni scorsi: millantato credito. Così, quello che il pm di Cremona aveva definito «una sensazione» (ma vi pare un'affermazione normale per un magistrato!?), o meglio un'idea assolutamente aleatoria e personale rispetto al coinvolgimento di squadre e uomini della serie A, è diventato nell'arco di poche ore una sorta di tormentone. In una telefonata intercettata tra Erodiani e Pirani (due dei gentiluomini protagonisti della vicenda) si dice che l'attaccante del Lecce Corvia (ex romanista che ha dichiarato di «non avere nemmeno il telefonino di Totti») avrebbe pronosticato tanti gol in Fiorentina-Roma (finita poi 2-2) avendolo saputo dal capitano della giallorossa. Puo bastare? Per creare l'ennesimo mostro basta e avanza e Totti, appena rientrato da qualche giorno di vacanza al mare con la famiglia, si ritrova in prima pagina sui tutti i giornali o quasi. Naturale lo sconcerto del capitano giallorosso che non solo si dichiara totalmente estraneo alla vicenda e dà immediatamente mandato al legale della Roma, avvocato Conte, di agire per suo conto, ma conferma di non sentire Corvia da almeno un paio d'anni. Insomma, è l'ennesima «sparata» alta dei pesci piccoli ai quali sta iniziando a mancare l'acqua nel secchio. «Sono totalmente estraneo - ha detto di rientro dalle vancanze il capitano giallorosso - e tranquillo... però che rabbia. Pur non essendo mai stato nominato sono, comunque, stato tirato in ballo. Ma io sono tranquillo, sono a postissimo. E le prossime notti tornerò a dormire sereno». E il fatto che sia di nuovo un «siluro» sparato ai danni della Roma, inizia a far trapelare qualche sospetto sulla volontà di «dar fastidio» al nuovo corso, agli americani oramai sul punto di diventare ufficialmente i nuovi proprietari del club: e che probabilmente non staranno ai patti «parasociali» imposti dai big del campionato negli ultimi anni. Sarà un caso!? «Francesco Totti è assolutamente e totalmente estraneo alla vicenda e la Roma tutelerà l'onorabilità del suo capitano agendo nelle sedi giudiziarie», sintetizza l'avvocato giallorosso Antonio Conte. Nel tardo pomeriggio, per ovvi motivi a Borsa chiusa, arriva anche il comunicato ufficiale del club. «L'As Roma rileva che, come già accaduto nei giorni scorsi, tutte le illazioni che hanno riguardato l'As Roma o propri calciatori sono del tutto prive di fondamento o riscontro oggettivo e ribadisce l'assoluta estraneità propria e del calciatore Totti ai fatti ipotizzati nei suddetti articoli». Subito dopo è la volta di Fiorentino di Unicredit che palesa il suo «sconcerto per come certi malfattori che possano mettere in discussione la credibilità di club e giocatori e si dice certo dell'estraneità dai fatti della Roma e dei suoi tesserati». Ma lo sdegno in città è globale e al capitano giallorosso arriva il sostegno politico e morale di amici, tifosi e autorità. «Giù le mani dalla Roma e dal suo capitano» è lo sfogo dell'attuale responsabile della comunicazione, Tullio Camiglieri, che proprio dagi americani ha avuto mandato di parlare: «Colpisce - spiega - il modo in cui si sta tentando di infangare la Roma, centellinando presunte notizie di reato frutto di millanteria di alcune persone. Non è questo il modo di difendere la trasparenza del nostro campionato e la legalità dentro e fuori i campi». Sulla stessa lunghezza d'onda anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. «Non voglio entrare nel merito dell'inchiesta, ma basta con il fango sulla Roma. In queste ore assistiamo a una rincorsa di notizie riferite che sembrano avere solo lo scopo di trovare qualche nome altisonante con cui fare i titoli strillati. Prima è stato tirato in ballo De Rossi. Adesso è il turno di Totti. È ora di finirla. A Francesco, come già a Daniele, va la vicinanza e l'affetto di tutta la città e di tutti gli sportivi». Spot bipartisan al quale si accoda anche il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che esprime la sua solidarietà a Totti. Ma la sintesi di tutto quanto sta accadendo attorno ai riferimenti del calcio capitolino (sponda giallorossa) arriva dal ct della nazionale Prandelli: «Viviamo in un mondo di millantori». Quanto è vero...

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