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Prandelli pensa alla coppia Rossi-Pazzini

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ACoverciano, dopo il saluto a Balotelli, tornato a Manchester per i problemi al ginocchio, sono andate in scena alcune prove tattiche. Nell'allenamento pomeridiano è stata prima provata con insistenza la difesa a quattro, con da destra a sinistra Maggio, Ranocchia, Chiellini e Balzaretti. Poi, nella seconda parte, è stata disputata una partitella a ranghi misti su campo ridotto: da una parte il possibile attacco anti-Estonia, composto da Giuseppe Rossi e Pazzini, dall'altra la difesa che dovrebbe scendere in campo a Modena, fatta eccezione per Ranocchia che ha svolto semplici giri di campo. Prandelli ha schierato Pirlo come regista, con Montolivo e Nocerino ai suoi fianchi e Giovinco e Aquilani ad alternarsi nel ruolo di trequartisti. Stamattina ultima seduta presso il centro tecnico di Coverciano, poi partenza per Modena dove l'Italia nel pomeriggio, a partire dalle 17:45, svolgerà la seduta di rifinitura. Nella mattinata di ieri, invece, prima ancora che salisse alla ribalta il caso scommesse, erano state diffuse alcune dichiarazioni di Prandelli tratte da un'intervista contenuta nel «Quaderno della Repubblica»: «La bandiera tricolore è una lontana emozione, un simbolo da difendere con orgoglio, un valore da trasmettere con lealtà ai più giovani e ai bambini», queste le parole del commissario tecnico. «La prima volta che ho sentito un'emozione forte? - ha continuato - Quando ho giocato con l'under 21, che in realtà era un under 18 sperimentale, in Inghilterra: abbiamo visto la bandiera in questo stadio, pieno di inglesi, con l'inno. Ecco da quel giorno ho guardato la bandiera con un occhio diverso».

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