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L'altra Roma da rifondare

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Lasconfitta sul parquet di Siena nell'ultima giornata della regular season ha escluso, dopo 17 anni di presenza consecutiva, la squadra giallorossa dalla corsa playoff per lo scudetto, decretando anche la perdita dell'ultima annualità di Eurolega. Un duro colpo per il presidente Claudio Toti che domenica ha vissuto una lunga giornata di passione al seguito della squadra. Ha sofferto come un tifoso qualunque per l'andamento della gara che avrebbe potuto salvare la stagione, ha avuto scontri verbali con il pubblico di Siena che lo ha più volte insultato arrivando poi a pochi minuti dalla fine ad abbandonare il suo posto in tribuna per andare a ridosso o della panchina per chiedere ad un confuso Filipovski di dare spazio a Vitali, escluso senza logica. Alla fine, a verdetto ormai consegnato alla storia la dichiarazione. «Il futuro? Vedremo se e come continuare». La certezza è che ad oggi, nonostante alcune manovre verificatesi in inverno, non c'è alcun acquirente pronto a rilevare la Virtus Roma dal presidente che nel 2001 subentrò a Giorgio Corbelli. Toti quindi, nonostante la profonda delusione per la sua peggior stagione da quando è alla guida della società capitolina di basket, proseguirà. Il budget sarà ridotto e ad oggi l'unica certezza è che nella prossima stagione sulle maglie non ci sarà più lo storico marchio Lottomatica. Lo dimostra anche l'ormai certo trasloco dall'Eur, impianto sponsorizzato dalla stessa società, al Palazzetto di Viale Tiziano dove con piccoli lavori di ammodernamento verrà raggiunta la capienza minima per poter giocare la serie A. Incerto il futuro di Boscia Tanjevic. Il direttore tecnico montenegrino, per problemi di salute, ha trascorso gran parte delle stagione in Turchia perdendo il contatto diretto con la realtà della Virtus, di cui spesso è stato messo a conoscenza solo per le relazioni di gente che ha ben poco da spartire con il basket. La Virtus ha bisogno, e Toti lo ha capito, di dirigenti presenti e in grado di supportare i suoi sforzi. Ecco allora spiegati i contatti con alcuni ex giocatori del passato, nel cuore dei tifosi di varie generazioni, pronti ad essere la spina dorsale di una società che deve riavvicinarsi alla gente. Sembra segnato il destino di Filiposvki. Le lacune tecnico-tattiche si sono sommate ad un scelta di esclusione nei confronti dei giocatori italiani (Datome escluso) per alcuni versi inspiegabile. Alle porte l'ingaggio di un allenatore nostrano con Lino Lardo, ex Rieti ed oggi alla Virtus Bologna che è in cima alla lista, seguito da Pino Sacripanti e da Luca Bechi. Il nuovo roster, impegnato nella stagione 2011-2012 sul solo fronte del campionato, sarà composto da al massimo 9 senior con spazio per gli altri tre posti a ragazzi del settore giovanile, proprio o di società capitoline con sui si cercherà di riallacciare rapporti. Certi della conferma, tra i giocatori, i soli Datome e Dasic mentre si valuterà la posizione di Gigli, Gordic ed uno tra Vitali e Giachetti.

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