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All'Udinese basta un pari

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VERONALa Champions League è a un punto, da conquistare domenica contro il Milan in casa, e Francesco Guidolin promette un balletto «come Boateng» alla festa scudetto dei rossoneri per celebrare l'impresa storica. «È stata una domenica davvero positiva e non mi riferisco solo alla sconfitta della Roma - ha detto il tecnico dei friulani - ma anche a questa vittoria abbiamo fatto il record di punti dell'Udinese in campionato e aritmeticamente siamo ora quinti e quindi siamo in Europa». La partita di ieri ha avuto poca storia: gol annullato a Zapata in avvio, poi al 28' la rete di Isla in mischia ha spento le velleità del Chievo che fino a quel punto aveva tenuto il campo con dignità. Nella ripresa Di Natale ha sciupato la possibilità di chiudere il conto in anticipo e così si è dovuto aspettare un sinistro chirurgico di Asamoah per far cominciare la festa dei quattromila tifosi friulani al Bentegodi. Guidolin tiene ancora i suoi sulla corda:«Dobbiamo fare ancora uno sforzo, un solo punto contro la squadra più forte d'Italia, un punto per andare in paradiso. Io amo fare i paragoni ciclistici e alla vigilia di questa partita ai miei giocatori ho detto di aspettarsi una salita dura. Dobbiamo prepararci al meglio, non ci sono partite scontate. Per Udine questa è storia. Contro il Chievo non credo siamo mancati nel cinismo. Abbiamo avuto quattro-cinque occasioni clamorose soprattutto quelle avute da Di Natale. Speravo di poter chiudere sul 2-0 già il primo tempo anche perchè il Chievo a metà ripresa ha avuto l'occasione di pareggiare. Sanchez? L'ho voluto io in panchina, mi sono preso la responsabilità, ma ora dobbiamo gettare il cuore oltre l'ostacolo». Stefano Pioli incassa con tranquillità la sconfitta del suo Chievo. «Abbiamo trovato un'Udinese che voleva fortemente questa vittoria e onestamente loro e il Milan sono le squadre che ci hanno messo più in difficoltà - ha detto l'allenatore dei veronesi - ma non avevamo il ritmo giusto per impensierirli. Il mio futuro? Questa settimana abbiamo festeggiato, ora mi vedrò con la società e parleremo».

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