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Kozak sfiora il miracolo

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Muslera 6.5 Se la Lazio resta in partita fino alla fine il merito è del portiere uruguaiano che nel primo tempo impedisce all'Udinese di dilagare. Gli attaccanti bianconeri arrivano da tutte le parti e lui mette le pezze dove può. Non basterà. Lichtsteiner 6.5 Nel primo tempo crossa ripetutamente in area, anche in maniera insidiosa, senza trovare mai un compagno pronto ad approfittarne. È l'unico esente da colpe nella fase difensiva: i pericoli arrivano tutti dall'altra parte. Biava 5 Vive uno dei pomeriggi più complicati da quando è in biancoceleste. Incerto nell'applicazione del fuorigioco, sbaglia tanto anche in fase di impostazione e partecipa al naufragio di tutto il reparto. Insufficiente. Dias 5.5 Partita dai due volti: nel primo tempo soffre maledettamente come tutti i compagni e addirittura diventa irritante quando cerca leziosismi invece di sbrogliare situazioni complicate. Nella ripresa, da «punta» centrale, sfiora più volte il gol che avrebbe tenuto aperto il campionato. Garrido 4 Dimostra tutta la sua inconsistenza nella partita più importante dell'anno. Isla vive un pomeriggio di gloria affondando come e quando vuole con lo spagnolo che non fa altro che rincorrerlo inutilmente. Impresentabile. Brocchi 6 È uno dei pochi a cercare di tenere in piedi la baracca nella prima, soffertissima, frazione. Peccato per quel cartellino giallo che lo terrà fuori contro il Genoa. Matuzalem 5 Ancora una volta si fa notare più per il nervosismo che per le giocate. Brutte entrate che non vengono adeguatamente compensate da una regìa ispirata. La lunga squalifica lo ha restituito irriconoscibile. Gonzalez 5.5 Sarà pure un motorino instancabile, ma a fine gara non si ricorda uno spunto degno di nota, una giocata che vada oltre lo scontato. Involuto. Hernanes 5 Alterna numeri da fenomeno a pause clamorose. Questa volta però sono molte di più le seconde: sbaglia un'infinità di passaggi semplici e quando viene sostituito nessuno ne sente la mancanza. Floccari 4.5 Invisibile. Più di un'ora in campo senza lasciare mai traccia della sua presenza, senza mai concludere verso la porta avversaria. Sbaglia per l'ennesima volta il match della vita. C'è solo quando non serve. Zarate 5 Se non fosse stato per l'errore dal dischetto, Maurito sarebbe tra i migliori, anche tenendo presente l'assist per Kozak. Ma quel rigore tirato così male, peraltro in maniera recidiva (a Milano stessa esecuzione centrale, ma era andata bene) potrebbe essere ricordato come il simbolo del fallimento Champions. Scaloni 6 Sostituisce l'impresentabile Garrido e, complice la scomparsa dell'Udinese, sembra di un'altra categoria. Rocchi 6.5 In mezz'ora fa molto di più di Floccari. Si guadagna un rigore in pochi istanti ma ha sulla coscienza una deviazione clamorosa fallita sottoporta. In ogni caso dà molto più peso all'attacco biancoceleste. Kozak 7 Un gol e un palo. Il ceco fa in pieno il suo dovere e se fosse stato inserito prima, con tutti i cross proposti da Lichtsteiner, forse sarebbe finita in maniera diversa. Reja 5 Aveva chiesto alla squadra freddezza e lucidità, cose che nel primo tempo non si sono assolutamente viste. La scelta di preferire Garrido a Scaloni sembra ispiegabile a meno di non voler pensare a logiche aziendaliste. Nel secondo tempo cambia la squadra anche in maniera coraggiosa, togliendo insieme Floccari ed Hernanes, e la mossa si rivela azzeccata. Ma la frittata ormai era già fatta. Carlantonio Solimene

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