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Dopo Montecarlo e Barcellona lo spagnolo punta su Roma

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DopoMontecarlo, Rafa Nadal conquista anche il torneo di Barcellona, superando ancora una volta in finale il «povero» David Ferrer e ribadendo, se ancora ce ne fosse bisogno, la supremazia assoluta sulla terra battuta. Dieci match giocati in due settimane, un solo set perso e 55 game lasciati ai malcapitati avversari: numeri da «Cannibale», numeri da Nadal. Confrontare giocatori di epoche diverse è esercizio difficile e spesso inutile, perché è facile cadere in valutazioni soggettive e dunque opinabili. Affermare che Rafa Nadal è il miglior tennista della storia su terra battuta, del resto, potrebbe sembrare prematuro, ma certo non è azzardato. Le statistiche parlano chiaro: a soli 24 anni e 10 mesi il maiorchino ha giocato 229 match sul rosso, vincendone ben 213 per un mostruoso 93 per cento. Chi ha fatto meglio? Nessuno. Dietro Nadal troviamo mostri sacri come Bjorn Borg (86,2 per cento), Ivan Lendl (81,4) e Guillermo Vilas (79,4). L'argentino, è vero, ha messo in bacheca ben 45 titoli sulla terra battuta, mentre lo spagnolo - già capace di vincere 501 partite in carriera - per ora è fermo a quota 31. Vista la giovane età di Nadal, d'altronde, ipotizzare un sorpasso al vertice sembra tutt'altro che utopico. E che dire delle ultime sei stagioni sul rosso del maiorchino? Dopo la sconfitta subita nel 2005 a Valencia da Andreev, Nadal ha perso soltanto 4 partite sulla terra: due volte con Federer, una con Ferrero e l'ultima, la più dolorosa, con Soderling negli ottavi del Roland Garros 2009. In almeno tre circostanze su quattro, oltretutto, le sconfitte vanno attribuite alle precarie condizioni fisiche di Rafa e non alla forza degli avversari. Fermare Nadal, insomma, sembra davvero impossibile. Difficile ci riesca Roger Federer, in lento ma inesorabile declino. L'unico vero antagonista potrebbe, o meglio dovrebbe essere Novak Djokovic, dominatore assoluto d'inizio stagione: nessuno si aspettava l'incredibile poker del serbo Melbourne, Dubai, Indian Wells e Miami - ma c'è da dire che si giocava sul cemento. Riuscirà a ripetersi Nole sul rosso? Per avere una risposta serve pazienza. Il serbo ha deciso di saltare i primi appuntamenti sulla terra per preservare il ginocchio dolorante. Domani tornerà in campo a Belgrado, nel torneo di casa - un Atp 250 poco impegnativo - per testare la sua condizione in vista del trittico Madrid-Roma-Parigi e proseguire l'incredibile striscia vincente del 2011: 24 successi, nessuna sconfitta e soltanto sei set persi. Numeri impressionanti, ma ancora insufficienti per attaccare il numero uno di Nadal. Il maiorchino mantiene 3.200 punti di vantaggio in classifica, ma nei prossimi mesi è chiamato a ripetere i fantastici risultati del 2010: da qui a Wimbledon Rafa deve difendere 6.000 punti, Djokovic soltanto 1.700. Numeri che sembrano condannare Nadal: giocando tutte le finali più importanti il serbo potrebbe già esser sicuro di scalzare lo spagnolo dalla vetta. La sfida è aperta, e tra due settimane sbarcherà sui campi del Foro Italico. Riuscirà Nole a fermare l'inarrestabile Nadal?

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