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Montella crede nella rimonta

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C'eragià riuscita con una Juve incerottata e un Palermo tutt'altro che sfavillante, non poteva esimersi dall'aggiungersi all'elenco della miracolate anche la disastrata Inter degli ultimi tempi. Ecco servita la masochistica par condicio giallorossa: un piede e mezzo fuori dal quarto posto Champions, un piede e mezzo fuori dalla finale di Coppa Italia e Olimpico ancora terra di resurrezioni altrui. Trovare qualcosa di buono è un'impresa ardua, ma Montella ci prova lo stesso. «Non sono convinto - ha esordito l'«aeroplanino» - che l'Inter abbia meritato la vittoria. Non abbiamo fatto peggio di loro: la Roma non ha fatto male, non ha concesso niente agli avversari ed è stata molto ordinata. Abbiamo creato molto, ci è mancato l'ultimo passaggio. La qualificazione non è compromessa. Vista l'andatura che ha avuto la squadra in trasferta dal mio arrivo, un 2-1 al ritorno non è impossibile. Possiamo ancora farcela, magari anche con l'aiuto di un pizzico di fortuna. Dobbiamo crederci e onorare la maglia». Crederci, anche se dopo un altro gol del genere sbagliato da Vucinic è ancora più complicato. «Gli errori li fanno tutti, lui si deve chiedere qualcosa. Non sta vivendo una situazione serenissima, ma a me, nonostante sia calato un po' nel finale, è piaciuta la sua reazione». De Rossi crede ancora nel miracolo e difende a spada tratta Vucinic: «Mirko è una risorsa per la Roma. Non è ancora finita, a Milano possiamo farcela e con 15 punti in campionato rischiamo ancora di andare in Champions. La questione societaria non può essere un alibi. Sono due anni che viviamo la storia del passaggio di proprietà, siamo di fronte a una svolta storica e noi ce ne sentiamo protagonisti». La consolazione della serata è arrivata dal fatto che al danno del ko interno non si è aggiunta pure la beffa di qualcosa di grave per Borriello, corso immediatamente al Gemelli per un presunto trauma cranico. La Tac, fortunatamente, ha dato esito negativo. «Sto bene», ha detto il diretto interessato ripassando dall'Olimpico prima di tornare a casa. Oggi si valuteranno le condizioni di Riise, uscito con un ricordino di Maicon sulla caviglia.

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