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Matteo De Santis Adesso la Champions è più lontana dell'America.

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Meneze Vucinic sprecano e fanno le cicale, il Palermo se la ride e indossa i panni della formichina felice e contenta di turno. «Sì - ammette Vincenzo Montella - ora tutto diventa molto più difficile. Ci proveremo fino alla fine, ma è inutile fingere che non sia successo nulla. Molto dipenderà dai risultati delle altre. Questa è una sconfitta che brucia: abbiamo fatto la partita, creato molte occasioni, sbagliato dei gol facili e alla fine il Palermo ci ha castigato. Al contrario di quello che si dice su di noi, non siamo stati fortunati: è ko immeritato». Roma sprecona: Montella difende gli scialacquatori Vucinic e Menez, fischiati e spernacchiati dall'Olimpico: «L'impegno c'è stato, forse la colpa di quelle occasioni fallite è stata della troppa voglia di vincere. Succede anche ai campionissimi di sbagliare dei gol, fa parte del calcio. È successo a Eto'o, può succedere anche a Vucinic. I fischi? Non credo che condizioneranno le decisioni future di Mirko e di Menez. Sono stato fischiato anche io dall'Olimpico quando giocavo male». Roma sfortunata: sconfitta dalla Juve all'indomani del passaggio da Roma di Thomas DiBenedetto, sconfitta dal Palermo all'indomani delle firme a Boston. «Ci sono delle analogie tra le due partite. L'atto conclusivo è avvenuto sempre alla vigilia della gara, è un dato di fatto. Bisogna saper convivere con questa situazione ma noi, invece, ci siamo lasciati condizionare». Pizarro non crede alle coincidenze e fa solo autocritica: «Abbiamo fatto diventare dei fenomeni chi non lo è». Parole sante.

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